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Neppure San Ciro ha potuto fare la grazia”. Se non sembrasse blasfemo si potrebbe commentare così la classifica della Ars et Labor Grottaglie, società calcistica che milita nel campionato di Eccellenza dove domenica scorsa ha subito una secca sconfitta nella sesta giornata del girone di ritorno.

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Domenica scorsa per le vie della città delle ceramiche sfilava la solenne processione in onore del santo patrono, ma un manipolo di irriducibili tifosi metteva da parte le preghiere, si caricava di speranze e partiva alla volta di Leverano sperando in una inversione di marcia. San Ciro non ha fatto il miracolo, e non lo hanno fatto neppure gli atleti in campo, tornati a casa con un 3 a 0 che la dice tutta. A Leverano la speranza era d’obbligo, la formazione salentina appare in un buon stato di forma e si è conquistata l’uscita dalla zona playout ma si poteva sognare il colpaccio, ma ancora una volta i tifosi biancoazzurri sono tornati a Grottaglie delusi ed amareggiati.

targa ultrasUnico momento positivo della trasferta la consegna da parte degli ultras grottagliesi di una targa ricordo ad Antonio Bruno, attuale direttore sportivo del Leverano ma grottagliese D.O.C., momento autenticamente sportivo che testimonia dello spirito con cui i tifosi biancoazzurri affrontano trasferte lunghe e scomode per tenere alto, sempre e comunque, l’onore della maglia.

Scelte coraggiose per qualcuno, idealiste per altri, autolesioniste per altri ancora, come quella di disertare per protesta gli spalti dello stadio “D’Amuri” in occasione delle partite in casa, per segnare visivamente una distanza sempre più netta tra gli ultras e la dirigenza dell’Ars et Labor, con cui da tempo una ampia frangia di tifosi è in rotta di collisione, situazione testimoniata esplicitamente da lunghi striscioni affissi all’esterno dello stadio grottagliese.

striscione protesta ultras

Che per le società minori i tempi non siano i migliori è risaputo, mancano le risorse economiche, gli sponsor non ci sono ed anche i tanto sperati aiuti da parte di Enti ed Istituzioni pare non siano arrivati o sono insufficienti. Forse non è solo questione di soldi però, anche se è evidente che senza adeguate risorse economiche non si può allestire un organico anche solo in grado di navigare tranquillamente in zona salvezza; discorsi logici e razionali che i tifosi più appassionati vorrebbero vedere uniti ad un impegno in campo con la risposta all’invito a “sudare la maglia” da tempo rivolto a tutti, atleti e dirigenti.

Intanto oggi c’è la terza processione di San Ciro, il patrono torna alla Chiesa dei Paolotti ed a Grottaglie arriva il Casarano, che naviga nelle zone alte della classifica e non fa mistero di voler raggiungere il vertice. I tifosi, fuori dal “D’Amuri” continueranno a sperare nel miracolo continuando a chiedere a chi di dovere di fare tutto il possibile per salvare in extremis una stagione deludente sotto molti punti di vista.

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