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Ore contate per il caldo che cede il passo all’aria più mite in arrivo dall’Atlantico e a intensi temporali, specie al nord. Secondo il sito www.ilmeteo.it “l’alta pressione si indebolisce al nord e localmente anche al centro. L’aria piu’ mite atlantica favorirà lo sviluppo di temporali, specie pomeridiani e notturni”.

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In giornata “le zone che avranno una maggior possibilità di vedere temporali saranno il Triveneto, localmente la Lombardia, le Alpi e l’Appennino centrale. I fenomeni risulteranno a carattere sparso al nord, isolato al centro. Non si escludono delle piogge nelle aree circostanti il nucleo temporalesco. Giovedi’ i temporali diventano piu’ frequenti al nord, a partire dal nord-ovest verso il nord-est in serata e nottata. Non si escludono rovesci intensi e accompagnati da grandinate. Qualche rovescio possibile anche sulle regioni adriatiche, soleggiato altrove”. Secondo il sito diretto da Antonio Sano’ questa estate “non verrà ricordata come un periodo particolarmente caldo e siccitoso, trend caratteristico degli ultimi 10 anni, se si eccettua la stagione 2014”.

Per la fine di agosto si conferma l’alta pressione di matrice atlantica, con possibili inserimenti di impulsi freschi settentrionali e quindi rischio di temporali. “Qualche puntata piu’ calda dal nord Africa potrà esserci, nel prosieguo di agosto e a settembre, ma di durata piuttosto effimera.

Nel mese di settembre “l’anticiclone delle Azzorre potrebbe collocarsi in prevalenza sui reparti centro-occidentali europei e magari con qualche puntata anche verso i settori scandinavi. In queste condizioni atmosferiche, che continuerebbero a vedere il bordo orientale dell’alta pressione frequentemente sulla verticale italiana e sul Mediterraneo centrale, potrebbe determinarsi una moderata falla depressionaria, piuttosto ricorrente. Una circolazione che, sull’Italia, potrebbe assumere spesso una direttrice settentrionale e fresca, capace di portare frequente instabilità, soprattutto nella seconda e terza decade del mese”.

Le previsioni a lunga scadenza per l’autunno-inverno segnalano il condizionamento dovuto alla “Nina”, un anomalo raffreddamento delle acque dell’oceano Pacifico, fenomeno contrario a quello di “El Nino”. Secondo www.ilmeteo.it “al momento viene vista una Nina ‘moderatà”, ma che andrebbe a collegarsi a “uno stato di forza piuttosto fiacco della nostra stella, il Sole, tutti fattori inclini a condizioni mediamente piu’ fredde”.

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