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«L’agenda della riqualificazione urbana della città va coordinata e resa un mosaico unico e armonioso, per questo i 17 milioni messi a disposizione dalla Regione Puglia per i 240 alloggi di edilizia popolare di via Garibaldi in città vecchia, si connettano al disegno complessivo che faticosamente abbiamo tentato di costruire in questi anni con il CIS, il concorso di idee per la città vecchia, il lavoro dell’ARCA e il recente bando per la riqualificazione urbana della Regione per cui si sono prorogati i termini di scadenza al prossimo settembre.» Paolo Campagna, presidente dell’ANCE di Taranto, non ha dubbi: i 17 milioni previsti per le case ex IACP lungo la discesa Vasto della città vecchia sono una cosa buona ma vanno inseriti in un contesto in cui non si debba poi disperderne gli effetti.

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«Partirei proprio da due dati cronicistici – dice Campagna – abbiamo una mole di progettazione già pronta che nel Bando Internazionale di idee ha impegnato numerosi esperti e studi professionali nazionali ed esteri sul progetto di riqualificazione urbana della città vecchia, partendo in molti casi proprio dalla riqualificazione delle case di via Garibaldi. E’ un patrimonio che va reso pratica operativa. Così come il disegno che riguarda l’area attorno a questa edilizia ERP che si sta pensando di candidare con un progetto di rigenerazione al Bando della Regione.
Per l’ANCE dunque non si tratta di poter spendere subito le risorse ma anche di farlo in un contesto di prospettiva che garantisca alla città vecchia quella rinascita da tempo attesa.

La sensibilità del Governo nazionale e di quello regionale sulle problematiche riferite alla vivibilità di quella porzione di territorio sono evidenti, ma non è la prima volta che la città perde l’occasione di fare il salto di qualità sulle tematiche di riqualificazione urbana rimandando di fatto la buona pratica della gestione coerente delle risorse e degli strumenti – spiega Campagna – Le sollecitazioni che vengono infatti da tutte le potenzialità in campo vanno invece connesse le une alle altre partendo anche dalla necessità di diversificare gli interventi.

Non solo dunque edilizia sociale ma anche altre azioni sociali, demografiche, produttive che sono – secondo il presidente dell’ANCE – il vero valore aggiunto di ogni strategia di rigenerazione che si rispetti.
Per tale ragione Campagna rilancia il messaggio già inviato nella fase di campagna elettorale attraverso il Tavolo di Taranto Opera Prima, composto da ANCE e da altre 16 organizzazioni produttive, sindacali e tecniche della città.

Chiedevamo un coordinamento generale delle azioni per valutare al meglio il disegno complessivo della Taranto di domani, tra incompiute, vuoti e programmazione latitante – conclude Paolo Campagna – un invito ancora oggi valido che speriamo il nuovo sindaco Melucci voglia accogliere al più presto

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