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«Le organizzazioni sindacali Federazione Nazionale Sicurezza Cisl, Funzione Pubblica Cgil, Uil P.A. Coordinamento Nazionale Penitenziari, Sappe, Sinappe, Uspp Polizia Penitenziaria dall’ 1 giugno u.s. hanno in corso una protesta, con astensione dal consumo dei pasti della mensa di servizio della Casa Circondariale di Taranto, per attirare l’attenzione sul grave momento critico che sta vivendo lo stesso Istituto.»

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A renderlo noto un comunicato congiunto delle stesse organizzazioni sindacali, che affermano: «La grave carenza di Poliziotti penitenziari, infatti, non consente più al personale di effettuare la propria attività lavorativa con una pur minima sicurezza e crea aggravi di lavoro che giornalmente si traducono, anche, nell’assenza dal servizio di molti lavoratori. Soprattutto nelle ore serali e notturne il Carcere diventa un girone dantesco, in cui un solo Agente per turni di 8-9 ore, è costretto a vigilare senza mai fermarsi, su due-tre sezioni detentive.

Altre recenti determinazioni della Direzione, su input del Provveditorato regionale, riguardanti le docce e lo spostamento interno della stragrande maggioranza di detenuti, hanno ulteriormente aggravato l’attività lavorativa dei poliziotti che, adesso, devono fare i conti quotidianamente anche con i detenuti che protestano per la sporcizia delle nuove stanze e la carenza di arredo.

Le suddette organizzazioni sindacali  – prosegue il comunicato – dopo una settimana di protesta in cui è stata, dunque, completamente disertata la mensa, ritengono sia giunto il momento in cui ognuno debba assumersi le proprie responsabilità in merito al futuro dell’Istituto, poiché la situazione ogni giorno che passa diventa sempre più complicata e drammatica.

Proprio per questo, prima di intraprendere ulteriori iniziative più dure ed eclatanti, hanno chiesto per iscritto al Provveditore regionale Dott. Carmelo Cantone un urgentissimo incontro al fine di verificare questioni che possano, quantomeno, alleviare i carichi di lavoro dei Poliziotti nelle sezioni detentive, anche in considerazione del fatto che si va verso il periodo feriale e la situazione potrebbe esplodere in qualsiasi momento.

Qualora il Dott. Cantone dovesse concedere tale incontro in tempi brevissimi, quale segno di attenzione le OO.SS. si sono dichiarate disposte a sospendere le agitazioni proclamate; intanto – conclude il comunicato – hanno sospeso le relazioni sindacali con la Direzione della Casa Circondariale, tenuto conto che ogni trattativa posta in essere ha determinato provvedimenti d’imperio, nonostante non si sia completata la trattativa sull’organizzazione del lavoro, sospesa dopo un’ispezione Ministeriale e mai riconvocata

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