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“Ieri alla Camera abbiamo approvato un’importante proposta di legge che prevede disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extra-ospedaliero.

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Quando passerà in modo definitivo al Senato potremo vantare il merito di aver operato una svolta epocale per il nostro sistema sanitario. Una rivoluzione nella sanità che darà la possibilità di ridurre sensibilmente le morti per arresto cardiaco in ambienti esterni agli ospedali.” Questo il commento di soddisfazione del deputato Gianpaolo Cassese dopo la votazione in Aula della Pdl a prima firma M5S. “Mi preme ricordare che se Grottaglie è la città più cardioprotetta della Puglia, con ben 44 defibrillatori distribuiti sul territorio, rappresentando per questo un punto di riferimento nel panorama italiano riguardo alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, è soprattutto grazie all’ammirevole e instancabile lavoro di volontariato svolto in questi anni dalla Associazione Medici per San Ciro e dal suo presidente, dottor Salvatore Lenti. Una associazione – prosegue Cassese – che ha svolto di fatto un compito di supplenza circa iniziative che spetterebbero alle pubbliche istituzioni. Con questa legge finalmente sarà lo Stato a garantire la prevenzione di cui c’è bisogno.”

“Il provvedimento, tra le novità più importanti, sancisce l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di dotarsi entro il 31 dicembre 2025, presso ciascuna sede in cui siano impiegati almeno quindici dipendenti e che abbia servizi aperti al pubblico, di defibrillatori esterni accessibili 24 ore su 24 e di personale formato” prosegue il deputato grottagliese. “Previsti anche incentivi per le installazioni di defibrillatori in centri commerciali, condomini, alberghi e strutture aperte al pubblico” ancora Cassese. “Secondo i dati diffusi dal Ministero della salute in Italia circa 1 persona su 1.000 ogni anno viene colpita da arresto cardiaco e soltanto il 2 per cento riesce a sopravvivere. Questa bassa percentuale è determinata, nella maggior parte dei casi, dal tempo di intervento dei soccorritori che, mediamente, si aggira intorno a 12-15 minuti: un tempo lunghissimo se si pensa che ogni minuto le percentuali di restare in vita si abbassano del 10 per cento. In Italia le vittime di arresto cardiaco sono oltre 70.000 ogni anno e oltre l’80 per cento dei decessi avviene lontano da ospedali e strutture sanitarie: a casa, sul lavoro, per strada, nel tempo libero.”

“Con questo nostro provvedimento – conclude il deputato – salveremo di sicuro moltissime vite e daremo ai cittadini una sicurezza sanitaria, ovvero un diritto primario, che oggi purtroppo non hanno”.

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