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«Ribadiamo come Cisl e Fai Cisl territoriali, ancora una volta, il merito e la sensibilità istituzionale del Prefetto di Taranto, Dott. Donato Giovanni Cafagna, di aver reso strutturale il già istituito tavolo d’intervento e prevenzione del fenomeno caporalato e convocato nei giorni scorsi presso Palazzo del Governo.» Lo dichiarano Antonio Castellucci – Segretario generale Cisl e Antonio La Fortuna – Segretario generale Fai Cisl.

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« Incontro importante – rimarca la nota sindacale, all’indomani dell’ennesimo decesso consumatosi nei campi, il 31 agosto, della 39enne originaria di Lizzano ma residente a Bernalda, stroncata da un malore improvviso mente era al lavoro nelle campagne di Ginosa. Non abbiamo ancora elementi per esprimere giudizi compiuti sulle cause che hanno determinato la tragedia e sulle eventuali responsabilità connesse, anche se l’unico elemento certo, venuto fuori in queste ore dalle indagini, è l’assunzione effettuata il giorno stesso del dramma.
La Cisl e la Fai Cisl manifestano dolore e vicinanza ai familiari della povera Giuseppina e, al contempo, invitano lavoratrici e lavoratori agricoli a prendere piena coscienza del proprio diritto alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro. Così come riaffermano il diritto-dovere che hanno tutti di denunciare i casi di sfruttamento consumati, anche al di fuori dei confini provinciali e regionali, per concorrere a sconfiggere con il supporto delle Organizzazioni sindacali, delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine il fenomeno perverso e malavitoso del caporalato. Forze dell’Ordine che, al pari dei funzionari dell’Ispettorato territoriale del lavoro (ITL), non saranno mai ringraziati abbastanza per il lavoro paziente ma risoluto e diffuso che mettono in campo quotidianamente a tutela della legalità sull’intero territorio.

Un ringraziamento che riteniamo non possibile, al momento, riservare alla Regione Puglia, ancora una volta assente al tavolo prefettizio di Taranto, nella fattispecie con l’Assessore all’Agricoltura benché regolarmente convocato e dunque a nostro avviso non riguardoso verso gli impegni e le competenze istituzionali e finanziarie attribuite a questa Istituzione in materia, ad esempio, di trasporti dei lavoratori, al punto di dover prendere atto ancora una volta che detto servizio rimane riservato ai caporali! D’altro canto, la stessa Regione Puglia continua a reiterare la rinuncia al confronto, nonostante più volte sia stata sollecitata unitariamente dalle confederazioni Cgil Cisl Uil regionali, tanto sui temi richiamati quanto in ordine al “Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura – Legalità – Uscita dal ghetto” per i lavoratori stranieri, sottoscritto a fine maggio 2016 e da cui essa, ingiustificatamente, ha escluso i territori di Taranto e di Brindisi.

La Cisl e la Fai Cisl hanno preso anche atto, nel corso dell’incontro in Prefettura, dei controlli continui ed efficaci effettuati presso le Aziende agricole, così come dell’aumento del numero di segnalazioni pervenute ai Carabinieri, all’ITL e a tutti gli organi ispettivi e di Polizia. Sono segnali che ci confortano: probabilmente qualcosa incomincia a muoversi ed a cambiare!

A tutto ciò si accompagna a quanto già come Organizzazioni sindacali abbiamo messo in campo, nel territorio per fare attività di informazione e di formazione sugli aspetti previdenziali e assistenziali (Infopoint), monitoraggio, cultura, approfondimento del contratto nazionale e quello territoriale di lavoro del settore che, a nostro giudizio, può e deve contribuire con la sua applicazione, a far regredire il fenomeno dello sfruttamento del lavoro, a cui deve seguire inoltre, come proposto ripetutamente dalla Cisl, prima di ogni assunzione, un maggiore e più accurato controllo sanitario di lavoratrici e lavoratori, in base alle mansioni che svolgeranno nei campi.
Fondamentale sarà, così come abbiamo anche riportato al tavolo, oltre al rispetto integrale del contratto di lavoro (normativo e salariale) da parte delle Aziende, anche la diffusione dei dispositivi di sicurezza normalmente presenti in tutti gli altri settori produttivi e, contestualmente, abbiamo sollecitato le Associazioni imprenditoriali a far coinvolgere ancora più Aziende nella rete agricola di qualità ed a contribuire al potenziamento degli Enti bilaterali del settore implementando risorse finanziarie, al fine di erogare più ampiamente le prestazioni cui gli stessi sono statutariamente destinati. Non per ultimo, abbiamo ribadito la nostra istanza di attivazione della cabina di regia presso l’Inps di Taranto (ex L. n. 199/2016 – Disposizioni in materia di contrasto al lavoro nero).

Per la Cisl e la Fai Cisl – concludono Antonio Castellucci e Antonio La Fortuna – il dialogo sociale, il rispetto della legalità, corrette sinergie tra sistemi pubblici e privati nei settori del trasporto e del mercato del lavoro, l’applicazione concreta del contratto provinciale del settore agricolo, la pianificazione di attività coordinate e concrete con organizzazioni sindacali, Istituzioni territoriali, Sindaci dei Comuni, Asl, Regione Puglia, organizzazioni professionali agricole, ecc. quale supporti e contributi tangibili allo sviluppo del medesimo settore e di contrasto all’intermediazione illegale della manodopera e del caporalato, rimangono la via maestra per restituire dignità compiuta ad un settore che si conferma fondamentale per l’economia territoriale, regionale e nazionale

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