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«La chiusura del pronto soccorso dell’ospedale Moscati è una follia. Una scelta, l’ennesima, incomprensibile fatta dalla Regione Puglia.» Lo dichiara Renato Perrini, conigliere regionale dei “Conservatori e Riformisti”.

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«Non possiamo accettarlo – afferma Perrini, per questo in tutti i comuni jonici, stiamo lanciando come Conservatori e Riformisti, una raccolta firme, affinchè siano gli stessi cittadini a dire “no” a questa decisione scellerata. Saremo nelle piazze e tra la gente che sta pagando l’ennesima riconversione sanitaria che, come sempre, penalizza i rioni e le comunità più esposte al dramma dell’inquinamento.

Il programma scellerato che sta portando avanti la regione Puglia – incalza il consigliere regionale dei CoR, prevede la trasformazione del pronto soccorso dell’ospedale Moscati in punto di primo intervento, che sarà gestito da un solo medico e sei infermieri. Tutto il personale che resta andrà a potenziare il pronto soccorso del SS. Annunziata. In pratica uno dei poli sanitari centrali, che da tempo chiediamo di rafforzare in quanto a personale e reparti, sarà al contrario indebolito. Quindi i due quartieri che vivono a stretto contatto con il siderurgico tarantino, Paolo VI e Tamburi, nonché i comuni di Statte, Crispiano e Montemesola, che per ogni emergenza fanno riferimento all’ospedale Nord, si troveranno a dover fare i conti con questa penalizzazione.

Mi domando – prosegue Perrini: come questa Giunta regionale si sta occupando della salute dei tarantini, tanto sbandierata durante la campagna elettorale del governatore Emiliano? Quanto tempo la comunità jonica dovrà essere presa in giro e beffata dal presidente della Regione Puglia?
Come Conservatori e Riformisti non posiamo tacere, per questo ho riunito tutti i comitati comunali affinchè si facciano promotori di una raccolta firme per dire “No” alla chiusura del pronto soccorso dell’ospedale Moscati.
Invito infine tutti i consiglieri regionali jonici, indipendentemente dal colore politico, a fare sistema, ad unirci in questa battaglia. Non singole iniziative ma una grande presa di posizione per il territorio.

Facciamo sentire la nostra voce – conclude Perrini, lottiamo insieme per difendere il diritto alla salute

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