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«Continua senza sosta la mobilitazione del Sindacato dei Lavoratori Postali CISL contro la decisione del Governo di “SVENDERE” la più grande Azienda del nostro paese.» E’ quanto afferma un comunicato della segreteria provinciale della Federazione Lavoratori Poste di Taranto.

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«A partire dal 25 luglio 2016, fino al 24 agosto – rende noto il comunicato sindacale, è ripartito lo sciopero di tutte le prestazioni aggiuntive che giornalmente affannano i Dipendenti di Poste Italiane, che a causa dello scarso numero di applicati nelle varie mansioni, si vedono sempre più costretti a copiose ore di straordinario, molto spesso neanche retribuito a causa di qualche “svista” aziendale, oppure come nel caso dei poveri Portalettere, costretti ad occuparsi di altre zone oltre a quella sulla quale sono applicati quotidianamente.

Tutto questo, ne siamo consapevoli, creerà non pochi disagi ai nostri clienti ma serviva una dura presa di posizione da parte nostra affinché possa essere salvaguardato quel servizio che offriamo ai cittadini sempre con minore qualità.
Nella giornata del primo agosto inoltre, proprio in concomitanza col pagamento delle pensioni, verrà effettuata una Assemblea Generale di tutti i Lavoratori di Poste dalle ore 8 alle ore 10, che vedrà chiudere nelle prime ore di servizio al pubblico quasi tutti gli Uffici Postali di Taranto e provincia.

Chiediamo ai cittadini di sostenerci – conclude il comunicato della segreteria provinciale della Federazione Lavoratori Poste di Taranto, perché questa nostra lotta non vuole ottenere benefici esclusivamente destinati ai dipendenti, ma mantenere la nostra Azienda un patrimonio della collettività, che in caso di privatizzazione, con l’incessante ricerca di guadagni degli investitori, non si potrebbe più sostenere. In Poste Italiane tutto potrà accadere, ma noi non resteremo in silenzio, e lotteremo fino alla fine

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