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Rimettere mano all’accordo di partenariato con Bruxelles e ritagliare una sorta di “priorità ambientale” per le aziende tarantine.

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Ruota attorno al nodo delle isole amministrative di Taranto il “pacchetto” di proposte avanzate  a Bari da Confagricoltura Taranto, attraverso il delegato di Confagricoltura Puglia Gianni Porcelli, in sede di Comitato di Sorveglianza del Psr Puglia.
E’ la vicenda, mai risolta, delle sei isole amministrative della città di Taranto, per un totale di 4599 ettari, su cui si svolgono attività agricole di rilievo, anche a carattere intensivo, e che toccano comuni come Martina Franca, Grottaglie, San Marzano, Lizzano, Fragagnano e Pulsano.

E’ tempo – ricorda il presidente di Confagricoltura Taranto, Luca Lazzàro – di sciogliere i “nodi” delle isole amministrative e della pressione ambientale. Si tratta di tantissime aziende agricole che, per una mera classificazione amministrativa, rientrano nel polo urbano di Taranto, ma che sono situate a distanza di diversi chilometri, anche senza continuità territoriale, e di fatto inglobate nel territorio rurale di altri comuni. Parliamo di numerose aziende e imprenditori agricoli danneggiati da una miope applicazione della classificazione che, di fatto, impedisce loro di poter accedere ai fondi europei del PSR.
Di qui la richiesta, avanzata per l’ennesima volta, di rivedere l’accordo di partenariato con Bruxelles per far rientrare la questione delle isole amministrative sul binario dell’equità.

Inoltre – aggiunge Lazzàro – abbiamo proposto premi di priorità per gli agricoltori dell’area di Taranto ad alta incidenza ambientale: un piccolo “risarcimento” dopo una lunga serie di penalizzazioni. Temi su cui abbiamo incassato la disponibilità sia della Regione Puglia sia del rappresentante della Commissione europea nel portare avanti queste iniziative. Per le isole amministrative, tuttavia, bisognerà che la proposta venga avanzata formalmente dalla Regione e accolta dal Ministero delle Politiche Agricole: Su questa partita vogliamo tenere il punto, anche se sappiamo che non sarà semplice, come ha ammesso il delegato della Commissione Ue e, soprattutto, per le evidenti responsabilità di chi ha redatto il PSR. Nonostante ciò, abbiamo accolto favorevolmente l’ampia condivisione della nostra iniziativa con l’assessore regionale Di Gioia e la conseguente posizione assunta dal Governo regionale nel dichiarare che le isole amministrative di Taranto sono aree a carattere rurale, per cui non si possono trascurare le giuste attese delle aziende agricole.

Ciò che andiamo ripetendo – conclude il presidente di Confagricoltura Taranto – ormai da un anno e mezzo, ossia dall’approvazione del PSR: meglio tardi che mai…”.

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