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«Nell’ambito della rete aeroportuale regionale l’aeroporto di Taranto riveste una preminente ma non esclusiva funzione cargo-logistica-sperimentale e costituisce un esempio di respiro internazionale di integrazione tra trasporto aereo e industria aerospaziale.» Lo scrive il Cav. Alfredo Luigi Conti, presidente del Movimento “Taranto, diritto di volare!”

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«Lo scalo – ricorda Conti, già parte integrante del programma internazionale di ex Alenia (Leonardo) per la produzione in loco delle fusoliere del Boeing 787 “Dreamliner”, è attualmente interessato da un suo ulteriore sviluppo quale infrastruttura strategica per l’Europa per la crescita del comparto aeronautico e aerospaziale.

All’interno di questo quadro strategico l’aeroporto di Taranto-Grottaglie viene individuato come una infrastruttura internazionale, a supporto del mondo industriale e degli organismi di certificazione nazionali e internazionali, che ha le possibilità di integrare il mondo del trasporto aereo con le imprese aerospaziali e il sistema della ricerca e test dell’aerospazio, generando nuove opportunità.

Lo scalo di Grottaglie ha potuto sviluppare una specializzazione per diverse ragioni:
– si trova all’interno di un contesto territoriale in cui grandi gruppi industriali hanno deciso di portare programmi aeronautici internazionali concorrendo a creare un sistema regionale aerospaziale;
– è dotato dell’infrastruttura di volo più lunga nel cuore del Mediterraneo e risulta baricentrica rispetto a due porti (Brindisi e Taranto);
– presenta condizioni climatiche che permettono attività di prova (programmi Test bed) tutto l’anno;
– si trova all’interno di un ambito territoriale salvaguardato dagli interventi dell’Amministrazione regionale, provinciale e dei comuni limitrofi rispetto alle possibilità di espansione o ai vincoli urbanistici.

L’aeroporto è situato in prossimità della E90 che collega Taranto a Brindisi. Tale direttrice stradale e ferroviaria costituisce l’asse di comunicazione tra i due mari Adriatico e Ionio, e si configura come la prosecuzione naturale del “Corridoio VIII paneuropeo”, in cui si concentrano i principali terminali di trasporto (i porti e gli aeroporti di Taranto e Brindisi ed il centro logistico di interscambio ferro-gomma di Francavilla Fontana), che messi a sistema potrebbero costituire una interessante piattaforma logistica e generare interessanti sviluppi territoriali. Manca del tutto una accessibilità ferroviaria.

La società di gestione, attraverso un Piano Territoriale di area vasta (2008), aveva prefigurato lo sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale all’interno di una piattaforma logistica integrata fondata sulla sinergia porto-aeroporto, inserita in un sistema a rete, che consenta di scambiare su ferro e su gomma flussi di merci provenienti dalle principali direttrici di traffico. L’assetto di sviluppo dell’aeroporto, connesso ai progetti di connessione ferroviaria e di potenziamento dei collegamenti stradali è stato posto alla base di un Protocollo d’Intesa tra Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comuni di Taranto, Grottaglie, Monteiasi e Carosino, e Aeroporti di Puglia, sottoscritto nel marzo 2009, ed approvato da ENAC.

Voglio ricordare – aggiunge ancora Conti – che AdP (Aeroporti di Puglia) è concessionaria e gestore degli aeroporti ma l’Ente di controllo è sempre l’Enac il quale ha il potere decisorio definitivo sempre su tutto.
STATO ATTUALE: LA PROVINCIA HA DA POCO APPROVATO IL PROGETTO PRELIMINARE (sottoscritto nel marzo 2009) E SI ATTENDE CHE FACCIANO PARTIRE LA GARA!
Domando ai COMUNI DI GROTTAGLIE, MONTEIASI E CAROSINO: HANNO EFFETTUATO LA VARIANTE DEL PRG PREVISTE COME DA PROTOCOLLO????
SICURAMENTE URGE UNA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA PASSEGGERI e penso che stanno cercando di trovare le risorse per farlo.
Presumo che, AdP ha interesse che il patrimonio aeroportuale non solo si mantenga ma si consolidi e abbia più valore.

Limiti normativi: l’aeroporto di Grottaglie è un aeroporto che ha meno di 1 milione di passeggeri l’anno (a noi ci bastano anche la metà) e si trova a meno di 100km da Brindisi ovvero a meno di 60 minuti di percorrenza in automobile, treno, autobus secondo la definizione di cui all’art.2 paragrafo 16 del regolamento (CE) n.1008/2007 (questo dato di fatto, non è condizionabile, basta vedere un attimo le distanze tra gli aeroporti di Milano, Bergamo, Brescia, Verona, 5 aeroporti nel raggio di 110 km.). Vero che, gli aiuti economici provenienti da enti o Stato sono considerato Aiuti di Stato e pertanto hanno una normativa comunitaria stringente sul regime degli aiuti che stanno cercando di capire come superare perché altrimenti rimane un 25% dell’investimento generale che non ha copertura economica e purtroppo ADP per quanto sia una società di diritto privato, è una società ad intera partecipazione pubblica quindi anche volendo per assurdo mettere la quota parte come società, il regime normativo li classifica come soldi pubblici quindi non utilizzabili per coprire il 25%. Quindi, presumo che, devono stare ben attenti a quello che fanno e come lo fanno (In questo, come è successo a Foggia, il Presidente della Regione Puglia, Emiliano, presumo che troverà la giusta e legale maniera per provare a far decollare l’aeroporto di Taranto – Grottaglie come da lui stesso più volte ha affermato).

Ora i lavori che sono iniziati per la riqualificazione dell’hangar attiene all’aspetto commerciale aziendale invece piazzale e rullaggio la parte volo questo permetterà di dare valore come aeroporto commerciale/voli perché gli aeroporti si valutano sul mercato dei vettori NON per quanti voli hanno ma per quanti aeromobili possono parcheggiare .
Attualmente a Grottaglie zona arrivi/imbarchi l’area piazzale ha solo 3 posti!
L’ex Alenia, attuale Leonardo, è un discorso a parte! pista lunga con possibilità di parcheggiare contemporaneamente un Boing e un 747 è solo sul loro lato.

Come ho sempre affermato – evidenzia il presidente del Movimento “Taranto, diritto di volare!” – implementare l’insediamento di Leonardo e portare qualche altra bella realtà che sviluppi innovazione ricerca tecnologia può dare un ulteriore impulso economico non solo alla società di gestione ma rende maggiore valore all’aeroporto stesso.
Arriviamo alla Zes: le Zes nascono per lo sviluppo dei porti quindi di tutta una retroportualità. In questi giorni si stanno effettuandole delimitazioni in base agli ettari che sono stati stabiliti tra Zes adriatica e Zes jonica. Quella di Taranto che è un progetto interregionale vede anche compresa la parte di Matera-Ferrandina e data la dotazione di 4400 ettari alla Puglia voglio ben sperare che siano equamente ripartiti tra il Basso Adriatico e la Jonica . Inoltre poichè Bari ha già interporto ma non ha la retroportualità cosa che ha Taranto fino ad arrivare all’aeroporto di Grottaglie bisogna fare un’azione forte verso la regione che avrà il compito di fare la delimitazione perchè Taranto non sia assolutamente penalizzata in termini di assegnazione di ettari. La nostra provincia non può e non deve essere penalizzata!

Presumo che, tempo ci vorrà ma se le amministrazioni tutte camminassero più velocemente per inseguire un unico obiettivo e non solo a parole ma con i fatti vedasi dal 2009 ad oggi 2018 quasi 10 anni per il progetto preliminare della provincia! Necessita di operare necessariamente mettendo in relazione l’aeroporto con il resto del territorio, questo si sarebbero potute già fare.

La regione Puglia è destinataria di 1 miliardo di euro per strade, ferrovie e porti da parte del Ministero dei Trasporti ma non si è pensato di inserire tra i vari progetti la realizzazione di una bretella ferroviaria che collegasse il porto con la stazione di Taranto con l’aeroporto e che proseguisse anche in forma combinata passeggeri/merci.

La realizzazione di opere esterne è importante e fondamentale quanto la riqualificazione dell’aerostazione.

Due cose importanti. L’autorità portuale di Taranto nel promuovere il porto per navi da crociera inserirà l’aeroporto di Grottaglie come base per lo scambio dei passeggeri. Tra breve verrà fatta una gara per il molo polisettoriale (ex Evergreen), dove già due società hanno fatto domanda d’interesse e dopo aver ufficializzato il bando internazionale, considerando i tempi tecnici del bando, si potrà iniziare già in tarda primavera una operosità sul Molo Polisettoriale. L’altra notizia positiva, si tratta dell’accordo con l’agenzia Industrie della Difesa, per la demolizione e recupero delle unità navali nel porto di Taranto. Occorre puntare anche a consolidare il traffico crocieristico anche se è necessario attendere alcuni anni prima che tale settore possa stabilizzarsi magari con la presenza di un operatore terminalista specializzato. Questo, considerando quanto accaduto negli anni passati e le numerose partite ancora aperte ma in via di definizione, si può considerare, l’anno del rilancio del porto di Taranto.

Inoltre è veramente importante capire che un aeroporto non si può aprire solo per 2 voli al giorno o a giorni alterni solo per uscire outgoing /Roma/Milano ecc ma la vera importanza per il territorio è quella di far entrare, incoming, aerei con passeggeri che vengano sul nostro territorio per portare ricchezza come il turismo.

DOBBIAMO CREARE UN PACCHETTO TARANTO COSI’ APPETIBILE PER TOUR OPERATOR CHE DEVONO POTER SCEGLIERE L’AEROPORTO DI GROTTAGLIE PER PORTARE TURISMO, questo crea indotto, lavoro, movimento e i voli commerciali saranno la naturale complementarietà.
Ora abbiamo la fortuna che il Ministro Del Rio ha firmato l’istituzione della Rete aeroportuale, altro importante obiettivo raggiunto.
Ricordiamoci che finalmente è stato istituito il Distretto del turismo questo è uno strumento essenziale per cominciare a diventare attrattori forti!

Ricordiamoci sempre – conclude Conti – che Lecce non ha né porti né aeroporti e strade non proprio praticabili eppure il turismo lì è diventato tutto il loro mercato

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