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«Il decreto Delrio, trasformando le province italiane in enti di secondo livello, ha mandato nel caos la cultura nazionale.» Lo afferma un comunicato del MoVimento 5 Stelle, che prosegue: «Non è stato chiarito, infatti, a chi spettino le competenze sugli enti culturali, fino ad oggi assegnate alle province. Inoltre, il medesimo decreto 66/2014 ha stabilito una riduzione di trasferimenti che sono andati a ripercuotersi proprio sulle attività culturali. In Puglia, innanzitutto, sulla Fondazione “Tito Schipa” di Lecce e sulla Fondazione Petruzzelli di Bari.»

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“Abbiamo più volte denunciato la confusione che deriva dal disegno di legge Delrio, redatto con scopi puramente mediatici – dichiara il deputato pugliese Giuseppe Brescia (M5S), componente della Commissione Cultura alla Camera – Una confusione ora sotto gli occhi di tutti. Ma ciò che è più grave è che, se non si porranno tempestivamente le dovute correzioni ad una norma pensata male ed attuata peggio, verranno messi a rischio moltissimi posti di lavoro di professionisti e tecnici che operano nel mondo culturale, non solo nella Regione Puglia ma in tutto il Paese”.

«La Fondazione “Tito Schipa”, onlus che vede fondatori la Provincia ed il Comune di Lecce, si trova, – ricorda il comunicato del MoVimento 5 Stelle – a causa dei mancati trasferimenti derivanti dal decreto Delrio, in una situazione di crisi economica che potrebbe causarne la chiusura.

La Provincia salentina, infatti, non è più in grado di sostenere gli impegni di spesa per la programmazione artistica già autorizzata per quest’anno, con il rischio che vadano persi 54 posti di lavoro tra i musicisti, senza contare tecnici ed amministrativi. Anche il consiglio d’amministrazione della Fondazione Petruzzelli, ente lirico che vede come fondatore pubblico la Provincia di Bari, ha dovuto rimodulare il bilancio preventivo per l’anno 2014, riducendo il budget di 3 milioni di euro e cancellando due opere dal cartellone: il “Trittico” di Puccini e la “Lucia di Lammermoor” di Donizetti.

Ma la stessa emergenza delle fondazioni “Petruzzelli” e “Tito Schipa” la stanno vivendo altre Istituzioni Concertistiche Orchestrali nonché anche enti come musei e biblioteche provinciali: le conseguenze del decreto Delrio hanno prodotto la cancellazione di altri 120 spettacoli previsti in 41 comuni pugliesi che equivalgono a circa 1.200 giornate lavorative perse per tutti gli operatori coinvolti.

Una drammatica situazione – evidenzia il comunicato del MoVimento 5 Stelle – che, nella Regione Puglia con il suo forte richiamo turistico, conduce ad un impoverimento dell’offerta culturale che può avere ripercussioni economiche importanti. E con una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini, il deputato pugliese Giuseppe Brescia (M5S) chiede quali misure il Governo intenda adottare “per chiarire le recenti novità normative, affinché possa essere scongiurato il pericolo di chiusura o il progressivo impoverimento dei tanti enti culturali nazionali che, fino ad oggi, erano di competenza delle Province”.

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