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Venerdì pomeriggio a Grottaglie, presso l’Istituto superiore “Pertini – Don Milani”, si sono riuniti numerosi insegnanti e lavoratori del mondo della scuola per discutere di una serie di iniziative locali contro il disegno di legge de “La buona scuola” del governo Renzi.

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Il provvedimento legislativo mira a riformare l’istituzione scolastica italiana per metterla al passo con quelle europee ma, come è noto, sta suscitando diverse critiche tra gli addetti ai lavori. Riportiamo di seguito il commento di uno degli insegnanti presenti all’incontro di ieri, che esprime lo stato d’animo di coloro che dissentono dalle scelte del governo Renzi: “Il 16.4 c.m. nella sede dell’I.I.S. “Don Milani – Pertini” di Grottaglie i docenti di tutte le scuole di Grottaglie si sono autoconvocati in assemblea per esprimere il loro disappunto su quella che ormai solo dal governo Renzi viene definita la riforma della “Buona scuola”. Sono anche intervenuti alcuni rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Quello che è subito emerso da parte di tutti i partecipanti è l’amarezza e la consapevolezza che anche questa volta la logica che è guidato la mano dell’esecutivo è quella del risparmio. Gli slogan uasati dal Governo servono solo per sviare l’opinione pubblica dalla constatazione che della scuola nessuno se ne frega niente…. e che soprattutto non ci sono fondi tant’è che docenti e famiglie continuano a pagare di tasca propria non solo il materiale didattico ma perfino la carta igienica E via con l’idea geniale del preside manager al cui gradimento sono affidate le carriere e gli stipendi dei docenti italiani, paghiamolo di più e nel frattempo non ricordiamo che il corpo docente è il più sottopagato in Europa e via con l’idea della scuola azienda e della scuola bella (le nostre scuole cadono a pezzi ed è già una fortuna quando sei in un edificio nato come tale e non occupi seminterrati, garage e quant’altro)…..invece dovrebbe andar via chi vuole mettere le mani sulla scuola senza mai esserci entrato, chi vuole propinarci il modello di valutazione dell’INVALSI e chi ritiene che la formazione e la cultura siano solo spese da tagliare

Tutti gli insegnanti presenti sono stati dunque concordi, dopo un’attenta disanima del disegno di legge, che è necessario portare all’attenzione dell’opinione pubblica come questo disegno di legge vada contrastato, perché non piace a nessuno, né a chi nella scuola ci lavora né agli studenti ma soprattutto va a minare quello spirito di pluralismo e di libertà di insegnamento decretati nella nostra costituzione. Il personale della scuola, le loro famiglie, gli studenti, rappresentano milioni di elettori e se tutti iniziassero a non votare più quei partiti che vogliono uccidere la scuola pubblica???…… Meditate politici, meditate.

E’ con questa riflessione e con la volontà iniziare una serie di iniziative di protesta – conclude il commento – che si è chiusa l’assemblea autoconvocatasi del personale delle scuole di Grottaglie.”

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