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Apprendiamo dal sito del Ministero dell’Ambiente che lo stesso ha espresso parere favorevole alle richieste di prospezione in 2D ed in 3D delle società Spectrum Geo LTD e Northern Petroleum LTD.”

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E’ quanto scrivono numerose associazioni pugliesi al Presidente del Consiglio della Regione Puglia, al Presidente della Giunta Regione Puglia, al Sindaco della Città Metropolitana di Bari, ai Presidenti delle Province di BAT, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto ed ai Sindaci dei Comuni pugliesi, in una lettera aperta che afferma: “Questa improvvisa accelerazione dei procedimenti ci appare come la risposta del governo Renzi al consolidarsi, su tutto il fronte nazionale, di una ferma opposizione istituzionale e non alle scelte energetiche ed alla volontà politica di “svendere” l’Adriatico alle multinazionali del petrolio. La manifestazione del 24 Maggio in Abruzzo è stata il campanello d’allarme per l’attuale maggioranza la cui strategia è, evidentemente, finalizzata a dare piena attuazione allo “Sblocca Italia”, delegittimando il testardo lavoro di tutti coloro che si sono attivati per produrre osservazioni, sensibilizzare i territori, organizzato momenti collettivi di piazza, fatto rete.

Aver decretato la compatibilità ambientale delle richieste di prospezione delle due società – proseguono le numerose associazioni pugliesi, significa aver apparecchiato la tavola per l’utilizzo del titolo concessorio unico che permetterà alle stesse di poter passare, direttamente, alla ricerca ed alla coltivazione degli idrocarburi in mare. A questo punto è necessario che le regioni le cui coste sono interessate dalle concessioni date alla Spectrum, ovvero, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia (quest’ultima è interessata anche dalla Northern Petroleum), impugnino gli atti del Ministero dell’Ambiente dinanzi al T.A.R. entro 60 gg. o dinanzi al Capo dello Stato entro 120, dando continuità ai pareri negativi espressi negli scorsi anni sia politicamente, con delibere di giunta e consiglio regionale sia sotto l’aspetto amministrativo, ricorrendo, nel caso della Puglia, nel Marzo del 2015, alla Corte Costituzionale verso gli artt. 37 e 38 dello “Sblocca Italia” specifici sul tema della ricerca d’idrocarburi a terra ed a mare.

I Movimenti, le Associazioni, i Comitati e i Coordinamenti pugliesi chiedono alle Regioni di impugnare, dinanzi al TAR, il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 25 marzo 2015 che da attuazione allo “Sblocca Italia” e aggiorna il “disciplinare – tipo”, relegando le Regioni a un ruolo del tutto marginale e di promuovere, contestualmente, il conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale. Chiedono inoltre al Consiglio della Regione Puglia appena eletto e al suo Presidente Michele Emiliano di confermare quanto espresso nella recente consultazione elettorale rispetto al tema delle trivellazioni con tutti gli strumenti politici ed amministrativi possibili e chiedono infine ai Comuni, Province ed Aree Metropolitane, coinvolte nei procedimenti, esprimano la propria opposizione con i rispettivi Consigli, prendendo una posizione netta verso le scelte energetiche del governo Renzi e lo “Sblocca Italia” di cui, come già detto, queste concessioni sono un primo passo verso l’attuazione. Dimostrino la loro contrarietà, ricorrendo al TAR, assumendosene l’onere economico. Il supporto tecnico e amministrativo degli Enti locali è ancora più importante oggi, in un momento in cui l’attività regionale è rallentata dal processo di insediamento del nuovo Consiglio.

Noi – concludono le tante associazioni pugliesi contrarie alle prospezioni petrolifere nel Mar Adriatico – vigileremo affinchè ciò si verifichi e proseguiremo nell’operazione di critica delle scelte e sensibilizzazione dei territori su quanto sta avvenendo. E’ il momento di rimettere al centro l’unità di tutti coloro che si oppongono, da sempre, a questa idea di sviluppo vecchia e senza ritorno, anche scendendo in piazza e manifestando il proprio dissenso verso chi, nella classe politica attuale, “senza se e senza ma” appoggerà le scelte del governo centrale.

Finora hanno sottoscritto le seguenti realtà territoriali pugliesi: Comitato No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili – Monopoli • Coordinamento No Triv – Terra di Bari • Comitato per la Tutela del Mare del Gargano • Greenpeace • Peacelink • No Triv Taranto • Rete No Triv Gargano • A.B.A.P. – Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi • Contramianto e altri rischi onlus • Comitato Legamjonici contro l’inquinamento di Taranto • Movimento No al Carbone • Comitato Tutela Porto Miggiano • Stop TTIP Puglia • Rete della Conoscenza – Puglia • Unione degli Studenti – Puglia • Link Puglia • ACT Bari • Associazione Dottorandi Italiani – Puglia • Arci – Puglia • Open Puglia • Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori/Provincia di Bari • Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori/Monopoli • Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori/Valle D’Itria • Ambiente Puglia • Associazione Fare Verde di Bari • Istituto Nazionale di Urbanistica – Sezione Puglia • Comitato Bonifica Molfetta • Coordinamento per la Difesa del Patrimonio Culturale contro le Devastazioni Ambientali • RTC – Rete Territoriale dei Conflitti Salento • BAM – Bari Azioni Metropolitane • Brindisi Bene Comune • Comitato Bene Comune Trani • Gruppo Archeologico Garganico “S. Ferri” • Comitato Parco Lama Belvedere • Circolo Decrescita Felice di Bari • Associazione culturale La Materia e La Forma • ALBA Nodo di Bari • CTG Egnatia Monopoli • FIAB Bari Ruotalibera • Collettivo Libertario Rivoltiamo La Terra – Barletta • APS M/APP • Circolo Arci Tuglie • Comitato “Il Borgo” • Confederazione Cobas Brindisi • Cobas Scuola Puglia • 1.000 x Taranto • AltraPolis – Laboratorio Urbano di Cittadinanza Attiva – Monopoli • Comitato Costa Libera Monopoli • NaturalMENTE • Movimento “manisporche” Monopoli • Movimento In Comune Fasano • Associazione Terra d’Egnazia • Forum Agenda 21 – Molfetta • Salvaciclisti – Terre del Sud

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