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I contenuti emersi dalla bozza del decreto Clima, ancora in via di definizione, hanno suscitato non poche preoccupazioni tra gli agricoltori, che temono eventuali incrementi nella tassazione e misure che possano aggravare la loro situazione già difficoltosa. Vorrei rassicurarli e sgomberare il campo da ogni equivoco in tal senso, sottolineando che la norma prevede una progressiva riduzione dei cosiddetti sussidi ambientalmente dannosi ma nessuna tassa e tanto meno una tassa sul gasolio agricolo.” Così il deputato Gianpaolo Cassese (M5S) componente della Commissione Agricoltura, interviene a proposito del decreto voluto dal Ministro Costa, che ha allertato le associazioni di categoria circa un presunto stop agli incentivi per i carburanti agricoli.

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“Presteremo la massima attenzione e vigileremo per tutelare questo importantissimo comparto della nostra economia locale e nazionale – afferma il deputato ionico, avendo ben chiaro che una categoria già svantaggiata, sia per gli effetti dei mutamenti climatici, sia per la concorrenza di competitori esteri, le cui produzioni sono spesso più impattanti sul piano ambientale di quelle italiane, non può essere ulteriormente vessata, ma chiede interventi di sostegno e di tutela. L’impegno generale per l’ambiente dell’Italia deve assolutamente migliorare, senza dimenticare aiuti e incentivi all’agricoltura.

“Questa è la sfida che ci siamo assunti, consapevoli dell’urgenza ad invertire una tendenza rovinosa, evidenziata dai dati che abbiamo a disposizione. Basti pensare che nel 2017 l’Italia ha sostenuto con 19,3 miliardi di euro misure come agevolazioni, finanziamenti o esenzioni con un impatto negativo su risorse naturali, biodiversità e clima, a fronte di soli 15,2 miliardi di euro in sussidi pro ambiente. Si tratta dunque di incrementare azioni a favore della tutela ambientale e della biodiversità, a tutto vantaggio anche del mondo agricolo.

Massima attenzione quindi per questo settore primario per la Puglia e per il resto d’Italia, consapevoli che siamo chiamati con urgenza ad una assunzione di responsabilità per la difesa dell’ambiente e dei prodotti che ci offre la nostra preziosa terra. Ma per affrontare al meglio questa importante sfida – conclude Cassese – va avviato un processo che progressivamente porti anche il mondo agricolo a privilegiare l’utilizzo delle energie alternative”.

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