Discarica rifiuti
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Nel corso della seconda Commissione consiliare riunitasi il 27 maggio, il Sindaco Alabrese ha informato che la Conferenza di servizi convocata dalla Regione il 29 aprile e alla quale hanno partecipato ARPA e ASL oltre ai sindaci di Grottaglie e San Marzano, si è conclusa.” Lo ricordano con un comunicato congiunto i consiglieri comunali Etta Ragusa (Rinascita Civica) e Ciro D’Alò (Sud in Movimento).

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La Regione – ricordano Etta Ragusa e Ciro D’Alò – aveva negato la richiesta di Ecolevante-Lgh alla deroga dei codici dei rifiuti immessi in discarica, ma senza motivarla, secondo quanto si legge nella sentenza del TAR al quale il gestore ha fatto ricorso.

Il Sindaco Alabrese, nella suddetta Conferenza di servizi convocata dalla Regione, ha negato a parole la concessione della deroga, dichiarandosi d’accordo con il parere contrario espresso per iscritto dai consiglieri di minoranza nel corso della riunione di commissione del 28 aprile, ma ha anche consegnato il parere tecnico del prof. Petruzzelli del Politecnico di Bari, da lui incaricato, nel quale “non sono espresse valutazioni negative all’istanza presentata dalla Ecolevante”, come ha rilevato nella stessa conferenza di servizi il legale di Ecolevante-Lgh.

Respingere la richiesta di Ecolevante come ha fatto la Regione è una gravissima ipocrisia a tutto vantaggio del gestore e in netto contrasto con i principi ambientalisti del presidente Vendola. E il comportamento ambiguo del Sindaco Alabrese non si è rivelato da meno.

E ora cosa succede? Si chiedono Etta Ragusa e Ciro D’Alò – Succede che se non saranno osservate tutte le condizioni poste da ARPA e ASL, e se non verranno puntualmente effettuati tutti i controlli necessari per l’accertamento che siano rispettati i parametri e le quantità dei rifiuti per i quali è stata concessa la deroga, il rischio per l’ambiente e per la salute aumenterà.

Quando nella riunione di commissione del 27 maggio è stato fatto presente tutto questo, la maggioranza compatta ha difeso il comportamento del Sindaco.

I consiglieri Ragusa e D’Alò e i consiglieri di minoranza che hanno richiamato il sindaco Alabrese alla intransigenza di un comportamento politico fermo sulla motivazione che IL TERRITORIO HA GIA’ DATO con la presenza di tre discariche per rifiuti speciali, con questo comunicato avvisano i cittadini di Grottaglie e San Marzano che si è avviata la discesa di una china di cui non si conosce la fine.

Anche perché, oltra alla richiesta di deroga dei codici di rifiuti immessi in discarica, la Ecolevante-Lgh, attualmente di proprietà per l’85% di una municipalizzata lombarda, ha anche inoltrato richiesta di Valutazione di impatto ambientale per l’ampliamento abnorme della cava in contrada “Amici” attigua al terzo lotto, e la richiesta di approvazione del progetto per il trattamento e il versamento in discarica del percolato prodotto.

Richiesta respinta dalla Regione e ripresentata da Ecolevante-Lgh dopo il ricorso al Tar, contro la sentenza del quale la Regione non ha sentito il dovere di inoltrare ricorso al Consiglio di Stato.

“Abbiamo già dato” e “Chi inquina paga” – concludono Etta Ragusa e Ciro D’Alò – devono essere le ragioni che devono portare avanti i sindaci Alabrese e Tarantino, i quali sono anche tutori della salute pubblica. Devono fare appello ai cittadini di Grottaglie e San Marzano e insieme ad essi devono gridare il loro NO senza se e senza ma come hanno fatto i sindaci di Avetrana e di Scanzano Jonico.”

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