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L’indagine trae origine da una perquisizione eseguita dai Falchi a gennaio in una viuzza della città vecchia di Taranto), ad esito della quale venne denunciato a piede libero, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, uno degli odierni destinatari di misura cautelare, sorpreso in possesso di un discreto quantitativo di hashish, di materiale vario per il confezionamento e di appunti manoscritti con conteggi relativi all’attività di spaccio.

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Ritenuta fondata l’ipotesi dello svolgimento di una consistente attività di spaccio, è stata richiesta e disposta dalla locale Procura una mirata attività di monitoraggio, mediante ausilio di telecamere occultate nella zona interessata.

L’attività di indagine ha da subito dimostrato come il suddetto vicolo è stato nel tempo trasformato in un vero e proprio “bazar”, con un flusso costante di individui che vi si recavano ad ogni ora del giorno e della notte per l’acquisto di eroina, cocaina, hashish e marijuana.

Lo spaccio veniva attuato parallelamente e/o alternativamente attraverso le finestre di tre distinte abitazioni, tutte di pertinenza degli indagati (in alcuni casi calando il cestino da un balcone sito al primo piano).

Centinaia riprese video hanno consentito di cogliere gli attimi in cui avvenivano le rapide cessioni e di riprendere gli acquirenti mentre afferravano involucri in plastica lanciati dalle finestre o consegnati attraverso locali comunque protetti da inferriate e/o porte blindate; involucri che gli stessi provvedevano poi ad occultare nelle calze, in bocca od addirittura nel cappottino di un cane.

Oltre alla presenza dei personaggi preposti allo spaccio è stata rilevata pure la presenza di “vedette” per segnalare l’eventuale presenza di forze dell’ordine o per indirizzare gli acquirenti verso la postazione di spaccio di volta in volta “attiva”, o ancora per prelevare direttamente le dosi di droga da consegnare.

Le risultanze acquisite nel periodo di indagine hanno consentito di quantificare le cessioni in un numero non inferiore al centinaio al giorno, per un peso complessivo non inferiore ai 200 grammi.

Emblematica dell’importanza e notorietà del “Bazar” la circostanza che numerose persone poi controllate provenissero da luoghi distanti dall’abitato di Taranto (oltre che dai centri di Grottaglie, Monteiasi, Sava, Laterza e Mottola, anche dalla provincia di Potenza, da quella di Brindisi – Francavilla Fontana, e Bari – Putignano).

La pervicacia degli indagati è stata dimostrata poi dalla circostanza che l’attività illecita è continuata senza interruzione, anche a fronte del sospetto prima e rinvenimento poi della telecamera installata.

Nella mattinata, la squadra Mobile – Sezione Antidroga ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di dodici misure cautelari personali, disposte nei confronti di soggetti tarantini, gravemente indiziati, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di cocaina, eroinahashish e marijuana.Nel corso dell’operazione di questa mattina sono stati sequestrati 250 grammi di sostanza stupefacente tra hashish, cocaina ed eroina, la somma di 5.000 euro provento dell’illecita attività di spaccio oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento della droga.

Così, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto congrua l’applicazione della misura cautelare in carcere.

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