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L’emergenza epidemiologica, che l’Italia intera sta vivendo in questi giorni a causa della diffusione del Coronavirus, impone una attenzione ancora più importante nei confronti del Sistema Sanitario Nazionale e delle strutture che ogni giorno sul territorio accolgono i pazienti fornendo cure e assistenza di ottimo livello.” A dichiararlo è Massimo Serio, Segretario provinciale di Articolo Uno di Taranto.

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“Serve una preparazione ottimale dei servizi sanitari attivi sul territorio”

La riflessione di Serio prende spunto dalle notizie di attualità, che vedono paventare a rischio per il carico di lavoro anche strutture come quelle appartenenti alla sanità lombarda, che rappresenta una vera eccellenza nazionale. Non si può quindi non ripensare ad un nuovo modello di sanità nazionale, che in qualche modo vada in controtendenza rispetto al modus operandi degli ultimi decenni, che ha progressivamente depauperato di personale, attrezzature e strutture la sanità pubblica.

La riflessione che occorre fare – prosegue quindi Serio – è dunque sull’altissimo valore del nostro Sistema Sanitario Nazionale: un sistema pubblico,che appartiene e si occupa di tutti i cittadini, indistintamente e che raggiunge risultati di eccellenza grazie ai professionisti di grande caratura di cui disponiamo. Un ringraziamento a tutti i medici e agli operatori sanitari che in questo difficile momento storico sono in prima linea per affrontare l’emergenza è d’obbligo cosi come necessario è il plauso al Governo e al Ministro Roberto Speranza per aver attuato con coraggio ed efficacia, sin da subito, le misure per contenere e contrastare la diffusione del virus.

In Puglia e in provincia di Taranto – ammonisce il segretario provinciale di Articolo Uno, il picco di contagi previsto nei prossimi giorni necessita, oltre che del rispetto rigoroso delle disposizioni che il Governo ha emanato, anche di una preparazione ottimale dei servizi sanitari attivi sul territorio. I numeri della Lombardia ci spaventano e devono ispirare una organizzazione più puntuale e capillare sul nostro territorio già gravato altresì da altre problematiche. Per tale motivo chiediamo al presidente Emiliano, al Ministro Speranza e al Governo centrale presieduto dal Presidente Conte, una revisione dell’assetto attuale delle strutture ospedaliere che hanno subito, come in tutta Italia, gli adeguamenti al DM n. 70 del 2015.

“Rimodulare le strutture ospedaliere convertite della provincia jonica”

Se l’emergenza SARS non ci aveva fatto capire quanto fosse necessario prepararsi ad un nuovo modello di azione, necessario anche per la elevata età media della popolazione italiana, in queste settimane molti nodi stanno giungendo al pettine e c’è quindi necessità di tattiche immediate e strategie a medio e lungo termine per affrontare al meglio questa emergenza.

Ben venga quindi la richiesta espressa dal Sindaco Ciro D’Alò per la riapertura e la piena operatività dell’Ospedale San Marco, visto anche che in provincia di Bari è stato stabilito il potenziamento del Presidio Ospedaliero di Terlizzi” con l’impiego degli attuali 20 posti letto di Medicina del “Sarcone” come Lungodegenza post-acuzie, nonché la destinazione dei posti letto di Pneumologia, fino a un massimo di 20, alla Riabilitazione Pneumologica.

In particolare – evidenzia Serio –il nostro appello è rivolto in favore della rimodulazione delle strutture ospedaliere convertite, della provincia jonica, consentendo la piena attività e la massima accoglienza in termini di posti letto in modo che possano essere utili in questa difficile fase di gestione dell’epidemia di Covid-19.

Urge rafforzare il Sistema Sanitario e gli ospedali sul nostro territorio e compiere quegli sforzi organizzativi indispensabili a garantire ai cittadini l’assistenza e scongiurare in Puglia il collasso delle strutture ospedaliere.

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