ospedale CUP
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I periodi festivi sono piacevoli da passare in famiglia o in vacanza, ed anche se le restrizioni causate dalla epidemie di Covid-19 hanno di fatto azzerato la possibilità di viaggiare e limitato le riunioni tra parenti ed amici, anche il periodo natalizio ha consentito a molti lavoratori di godere delle meritate vacanze.

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Purtroppo questo significa che alcuni servizi pubblici possono presentare alcune criticità, dovute al fatto che il personale a questi adibito sia in ferie e che quello rimasto non riesca a smaltire il carico di lavoro.

Per smentire ipotesi simili circolate negli ultimi giorni e riferite ad un presunto sovraffollamento del Pronto Soccorso dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto, la ASL ionica ha reso noti i dati degli accessi registrati nei primi giorni dell’anno in fase di triage e in fase di dimissioni.

In quattro giorni quasi 500 accessi

Nel periodo dal 1° al 4 gennaio 2021 – si legge nella nota della ASL di Taranto – il Pronto Soccorso dello stabilimento “SS.Annunziata” di Taranto ha fatto registrare nel complesso n. 446 accessi. Tra questi, il triage ha classificato con codice di urgenza rosso n. 60 casi, pari a poco più del 13%. Circa la metà dei casi sono stati classificati con codice bianco o verde, che denotano non urgenza o urgenza minore.

Nello stesso lasso di tempo, sono stati dimessi dal Pronto Soccorso n. 434 pazienti, dei quali appena l’8% in codice rosso, inviati nei reparti, mentre ben oltre la metà (all’incirca il 55%) in codice bianco o verde.”

Nessuna “fila di ambulanze”, solo necessità di sanificazione

“La “fila di ambulanze” rilevata nella serata del 4 gennaio – puntualizza ancora la nota della ASL di Taranto – è dovuta alla necessità di sanificare due mezzi, a causa del precedente trasporto di due pazienti positivi al Covid-19.

Occorre richiamare la popolazione a un corretto utilizzo del Pronto Soccorso, allo scopo di non intasare le strutture deputate alla gestione delle emergenze, ricordando che il Pronto Soccorso non sostituisce il medico di medicina generale, e che bisogna recarvisi solo in casi di concreta necessità e urgenza.

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