organo
Organo della chiesa Matrice di Grottaglie
Pubblicità in concessione a Google

Si è tenuto nella serata di domenica scorsa 29 ottobre all’organo rinascimentale della chiesa madre Collegiata Maria SS.ma Annunziata di Grottaglie lo splendido concerto del noto maestro concertista, Cosimo Prontera, titolare della cattedra di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza, fondatore della “Confraternita de’ Musici” di Brindisi (ensemble/orchestra con strumenti originali) e direttore del “Centro Studi Musicali” e del “Barocco Festival – Leonardo Leo” di San Vito dei Normanni.

Pubblicità in concessione a Google

Un concerto che ha confermato il concorde giudizio di tanti altri concertisti sull’indiscusso valore storico e artistico di questo autentico tesoro che il nostro territorio custodisce.
Ricordiamo che, a seguito del restauro completato nel 2010 dalla ditta Ruffatti di Padova e dalla ditta Maria Gaetana di Capua di Martina l’organo di Grottaglie ha rivelato la sua straordinaria peculiarità in relazione rispettivamente alle sue caratteristiche tecnico-foniche e artistiche, che ha consentito di stabilire, con l’ausilio di documentazione d’archivio rintracciata, la sua reale antichità.
È infatti anteriore al 1587, data della sua risistemazione da parte dell’organaro leccese Orfeo De Torres che compare sul prospetto della cantoria. Ed è anche notevole per la tipologia delle antichissime canne del flauto conico di origine nordica e per le originali canne cinquecentesche.
Il programma che il maestro Prontera ha brillantemente eseguito sul tema: “La danza in chiesa. I bassi nella letteratura per organo tra il Rinascimento e il Barocco”, è stato fedelmente rapportato alle caratteristiche ed esigenze del singolare strumento.

È stato così possibile apprezzare e gustare le mistiche sonorità e la voce soave di un organo di cinquecento anni fa attraverso brani musicali che vanno dalla seconda metà del secolo XVI alla metà del Settecento: dal “Ballo dell’Intorcia” di Antonio Valente (1562-1621), al “Ballo del Gran duca” di Jan Pieterszoon Sweelinck (1562-1621); dall’ “Aria detto balletto” e dal “Capriccio sopra la girolmeta” di Frescobaldi (Ferrara 1583 – Roma 1643) alla “Ciaccona” e al “Ballo della Battaglia” di Bernardo Storace (1637ca-l707ca); dal “Ballo di Mantova” di Gaetano Greco (1657ca-1728. ) alla “Canzone francese seconda” detta “la Bergamasca” di Giovanni Salvatore (1611-1688 ca) e alle “Variazioni sulla Folìa di Spagna” di Alessandro Scarlatti (1660-1725).

Il concerto, rientrante nel “Festival Organistico del Salento” sotto la direzione artistica del maestro Francesco Scarcella, si è potuto tenere grazie alla disponibilità del parroco della chiesa madre D. Eligio Grimaldi che ha portato il saluto della comunità, alla collaborazione della Pluriassociazione S. Francesco De Geronimo e all’interessamento di Nunzio dello Iacovo, e al valore del protagonista della serata, il maestro Cosimo Prontera che al termine dell’applaudito concerto non ha mancato di rilevare, in qualità anche di fine studioso dell’arte organistica ed organaria, la preziosità di un organo del quale Grottaglie e tutto il territorio pugliese non possono che essere orgogliosi.

Pubblicità in concessione a Google