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La Fai e il lavoro: cambiare e crescere insieme” è il titolo dell’Assemblea Organizzativa Programmatica della Fai Cisl Taranto Brindisi, tenuta presso la sede territoriale di Taranto ed introdotta dalla relazione del Segretario Generale Antonio Castellucci. Hanno partecipato ai lavori Daniela Fumarola, Segretario Generale Cisl Taranto Brindisi e Antonio Lapadula, Segretario Generale aggiunto Fai Cisl Puglia Basilicata che ha concluso il dibattito.

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Il Paese necessita di un patto sociale che coinvolga la politica, il mondo imprenditoriale, le parti sociali, le istituzioni, per portarlo fuori dalla crisi depressiva che l’attanaglia e, contestualmente, rilanciare il progetto di Stato unito d’Europa che finalmente parli la stessa lingua in campo economico finanziario” ha affermato Castellucci “e in questo quadro come sindacato chiediamo che sia collocata al centro dell’agenda politica la questione Mezzogiorno da parte di un Governo cui si chiede di ascoltare le parti sociali per far ripartire il Sud e con esso l’intero Paese”.
Il segretario ha anticipato e riassunto in questo modo il senso delle proposte che la Cisl nazionale illustrerà il prossimo 16 ottobre a Bari, per rilancio appunto del Mezzogiorno. Castellucci ha anche affrontato i temi della “modernizzazione, riorganizzazione e riprogettazione del lavoro sindacale sul territorio e sui posti di lavoro, per il bene delle persone-lavoratori, delle rispettive famiglie, per il bene comune, anche ispirati dalla Dottrina Sociale della Chiesa.
La Fai Cisl Taranto Brindisi, perciò, assumerà “iniziative per il rilancio del proselitismo attraverso una politica di trasparenza, di coerenza, di investimento e di coinvolgimento di tutti i dirigenti, Rsa, Rsu, attivisti, collaboratori e responsabili, con l’individuazione di nuove forme di sindacalizzazione”. Sul tema della contrattazione nazionale “è auspicabile un alleggerimento del livello nazionale, potenziando quello aziendale e territoriale per consentire più competitività alle aziende sul territorio, ai lavoratori e ai loro familiari, di ampliare le tutele, la partecipazione alle dinamiche dell’azienda con la possibilità di legare la produttività a strumenti di compartecipazione anche sugli utili.”

Quanto, infine, alle piaghe del caporalato e del lavoro nero in agricoltura “condannando ogni forma di sfruttamento, apprezza l’importante e decisa azione delle forze dell’ordine impegnate quotidianamente a controllare il fenomeno, sarà necessario proseguire nella vertenzialità, con la consapevolezza che esso però non è un fenomeno che si possa debellare con i soli controlli ispettivi o con la sola repressione. Vi è la necessità di un lavoro tracciabile all’interno di un sistema agricolo specializzato e di qualità, rendendo più agevole l’incontro domanda/offerta anche attraverso l’ausilio degli enti bilaterali agricoli” ha concluso Castellucci.
Daniela Fumarola si è soffermata in particolar modo, sull’azione e sulla presenza quotidiana della Cisl sul territorio e dove “la Fai Cisl si conferma sindacato di prossimità, attraverso la presenza, con le Leghe comunali e le Unioni Sindacali Comunali, e sui posti di lavoro con Rsu e Rsa, valorizzando così anche la prima linea mediante la contrattazione di secondo livello” e sulla piaga del caporalato che “va combattuto e contrastato con decisione agendo su più fronti, quello culturale, della qualità del lavoro e delle Imprese e assicurando un trasporto pubblico e con controlli mirati .”

Concludendo, Antonio Lapadula ha sottolineato ripercorrendo le questioni affrontate nel dibattito “l’importanza della Fai Cisl su Taranto e Brindisi, ribadendo in particolar modo il percorso nazionale di trasparenza e legalità avviato con la Rete del Lavoro agricolo di qualità, organismo nato per rafforzare le iniziative di contrasto dei fenomeni di irregolarità e delle criticità che caratterizzano le condizioni di lavoro nel settore agricolo.”

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