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Continua la serie di interviste in cui i responsabili della Ars et Labor Grottaglie raccontano i tanti aspetti di un anno in biancoazzurro ricco di impegno e soddisfazione. Oggi è il turno del team manager Piero Galeone.

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Quanto è stato faticoso mettere su un’organizzazione come questa dell’Ars et Labor?
Innanzitutto c’è da dire che abbiamo le persone giuste al posto giusto. Tutte figure serie e affidabili che hanno sposato questo progetto che, logicamente, porteremo a termine. È stato difficile perché inizialmente bisognava trovare la giusta combinazione per poter subentrare, senza grossi attriti, alla vecchia gestione o proprietà. Gli incontri sono stati molteplici proprio perché ci fosse il massimo della chiarezza ed evitare che andasse tutto a monte. Una volta chiarite le posizioni ci siamo immersi nella realizzazione del progetto sapendo di dover partire da un’organizzazione di base solida. Sinceramente c’è da dire che il nostro lavoro è iniziato molto tempo prima pur non avendo la certezza che le cose andassero nel verso giusto. In questo modo siamo riusciti ad anticipare i tempi e farci trovare pronti nel momento in cui c’è stata la fumata bianca.

Di chi è il merito di tutto questo?
Naturalmente il merito di tutto questo è del patron Carmelo La Volpe che si è lanciato con decisione in questa avventura. Per lui fare calcio a Grottaglie è sempre stato un obiettivo ed è entusiasta di tutto questo. Ricordo che quando mi parlò dell’opportunità di fare calcio qui a Grottaglie la mia risposta fu, senza alcun dubbio, positiva. L’esperienza acquisita in tanti anni di calcio tra Eccellenza, Promozione e Prima Categoria in quel di Carosino e San Giorgio ci dava delle certezze e con il nostro modus operandi saremmo riusciti a fare bene anche in una piazza importante come Grottaglie. Spinto anche dal mio parere e quello degli altri, il patron, si è messo in azione ed oggi siamo qui per portare il più in alto possibile il nome dell’Ars et Labor Grottaglie. Quindi un grazie a lettere cubitali per Carmelo La Volpe.

Così come è strutturata la società a quale categoria è possibile paragonarla?
Sinceramente non voglio essere presuntuoso e non voglio fare paragoni con altre categorie, però visto chi opera in questa società e vista la loro professionalità posso gonfiare il petto e asserire che non siamo di Prima Categoria. Siamo al completo, abbiamo uno staff di prim’ordine con tutte le cariche previste coperte da persone competenti: Dir Generale, Dir. Sportivo, Team Manager, Segretario, Magazzinieri, Massaggiatore. C’è da dire che nel nostro organigramma compaiono figure che in altre società non sono presenti o addirittura snobbate: un responsabile del Settore Giovanile con i vari dirigenti responsabili delle varie squadre del settore, il Preparatore Atletico e un Ufficio Stampa. Un organizzazione completa che mi inorgoglisce e che certamente ci pone alcuni gradini sopra gli altri.

Nell’ambito del marketing e degli sponsor quali progressi sono stati fatti?
Questa al momento è la nota dolente, in città c’è una sorta di diffidenza ma pian piano con il nostro lavoro, con la nostra caparbietà e con il nostro saper fare stiamo cercando di riportare le cose in piano, Grottaglie è una città che cerca la serenità nell’ambito calcistico. Per ora stiamo facendo fatica ma sicuramente avremo, anche dal punto di vista degli sponsor e del marketing, lo stesso risultato che abbiamo avuto nel riportare la gente allo stadio con i tifosi che al momento sono la marcia in più di questo progetto. A loro, a noi e a Carmelo La Volpe auguro un 2018 ricco di successi sportivi.

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