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Su iniziativa del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, il 12 dicembre prossimo sarà una “giornata dedicata agli scomparsi” in ricordo di una donna, madre di due bambini, scomparsa “nel nulla” oltre venti anni fa.

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In quel giorno, il Prefetto di Taranto Antonia Bellomo ha convocato un incontro con le Forze dell’Ordine dedicato al delicato fenomeno delle persone scomparse nel territorio tarantino, per le quali la ricerca e il ricordo sono incessanti. L’iniziativa servirà per avviare un confronto costruttivo su possibili profili che possano rendere più efficaci le azioni di intervento e segnerà, inoltre, l’avvio di un piano straordinario di ricerca delle persone ancora da rintracciare.

A Grottaglie Castello illuminato di verde

Per l’occasione, i Sindaci della provincia sono stati sensibilizzati ad illuminare, giorno 12 dicembre, le sedi municipali o altri luoghi caratterizzanti la vita cittadina di colore verde, evocativo del sentimento di speranza del ritrovamento quale gesto simbolico di vicinanza alle famiglie degli scomparsi.

A Grottaglie la maestosa torre del trecentesco Castello Episcopio sarà illuminata di verde.

L’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse

Composto da dipendenti civili del ministero dell’Interno e della Polizia di Stato l’ufficio, l’ufficio è stato istituito nel 2007. Coadiuva il commissario nelle attività di monitoraggio,di raccordo con gli organismi internazionali, di studio comparato e di analisi dei dati che riguardano le informazioni sulle persone scomparse e sui cadaveri non identificati acquisiti da soggetti pubblici e privati.

​In particolare:

  • cura il coordinamento con le prefetture, responsabili a livello locale delle ricerche, le Forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria;
  • monitora e compara i dati del Sistema informativo interforze e delle prefetture;
    tiene e aggiorna il Registro nazionale dei cadaveri non identificati;
  • coopera, attraverso la stipula di intese, con enti locali e organismi nazionali su vari fronti della materia per favorire il riconoscimento dei corpi senza identità, la geolocalizzazione dei soggetti ‘deboli’ (anziani), il contrasto a reati come lo sfruttamento o la tratta di esseri umani (in particolare minori stranieri);
  • cura il raccordo con le istituzioni internazionali per le attività di studio comparato in materia di ricerca di scomparsi e riconoscimento di cadaveri;
  • cura il collegamento con le organizzazioni di volontariato e del terzo settore coinvolte, sotto diversi aspetti, nella materia, e con le associazioni dei familiari;
  • cura il rapporto con gli organi di informazione per una divulgazione corretta delle informazioni e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno.

Registro generale dei cadaveri non identificati

Istituito nel 2007, il Registro generale dei cadaveri non identificati contiene le informazioni più significative riguardanti i segni fisiognomici particolari, le circostanze del rinvenimento dei corpi e i riferimenti relativi alle procure e agli uffici che hanno in trattazione il caso.

Per promuovere e sviluppare azioni comuni in materia di riconoscimento e di identificazione dei corpi senza identità, il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse coopera, attraverso la stipula di intese, con enti locali e organismi nazionali su vari fronti della materia.

A tal fine, sono state definite apposite linee guida, modalità di circolazione delle informazioni, disciplinari delle azioni operative, modulistica, ecc.

Tutte le informazioni che riguardano i cadaveri non identificati confluiscono nel sistema informativo nazionale Ricerca Scomparsi (Ri.Sc.) che consente, tra l’altro, l’incrocio con i dati raccolti sulle persone scomparse.

Per l’acquisizione delle informazioni, gli operatori hanno condiviso un modello denominato Scheda post mortem (PM) su cui vengono annotate tutti i dati riguardanti il cadavere non identificato: i connotati salienti, le condizioni del cadavere, le probabili cause del decesso, il prelievo del campione biologico, foto e altri elementi che possono essere ritenuti utili alla sua identificazione.

Ricerca persone scomparse

Per favorire le attività di ricerca delle persone scomparse, il Commissario fornisce le indicazioni più idonee ad assicurare il coordinamento operativo tra le amministrazioni dello Stato interessate a vario titolo alle operazioni. Inoltre, cura il raccordo con le strutture tecniche, monitora le attività di ricerca e analizza le informazioni acquisite per proporre eventuali soluzioni migliorative dell’azione amministrativa e dell’informazione di settore.

Tutte le informazioni sulle persone scomparse, raccolte dal Sistema dati interforze e a livello territoriale, confluiscono nel sistema informativo nazionale Ricerca Scomparsi (Ri.Sc.).

A questo scopo, è stato condiviso tra gli operatori un modello denominato Scheda ante mortem (AM) su cui vengono annotate tutte le informazioni riguardanti la persona scomparsa: i connotati salienti, eventuali segni particolari, indumenti indossati al momento della scomparsa, effetti personali, documenti, foto e altri elementi utili al ritrovamento e all’identificazione.

Il data base, inoltre, consente il confronto tra i dati delle persone scomparse e i dati raccolti dai medici legali sui cadaveri non identificati.

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