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Nel corso del fine settimana si espanderà infatti un anticiclone africano, Scipione, cioè una bolla calda che dall’Africa pomperà masse d’aria di origine tunisina e algerina e addirittura sahariana verso l’Italia: l’aria calda scorrendo sul mar Libico, sul mar Mediterraneo e sul Tirreno si arricchirà di umidità che renderà poi il clima fastidioso nelle nostre città, per non dire appiccicoso, afoso dunque.

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Sia Sabato 26 che Domenica 27 si toccheranno i 30°C con elevato tasso di umidità, staranno un po’ meglio le città costiere poiché la vicinanza del mare e le brezze mitigatrici renderanno il clima più sopportabile e anche leggermente più gradevole. Rari isolati temporali di calore non allevieranno di quasi nulla il disagio di chi, come tanti, soffre l’avanzata della cosiddetta “bella stagione”. Ma il caldo continuerà ed aumenterà tutta la settimana successiva: da Domenica 27 a Domenica 3 Giugno imponenti bolle d’aria rovente si metteranno in marcia verso l’Europa e l’Italia e non daranno pace, faranno schizzare i termometri ben al di sopra dei 30°C, e si raggiungeranno facilmente i 35°C . Il caldo diventerà soffocante non solo di giorno, ma successivamente sarà meno sopportabile anche di sera e di notte perché gradualmente ogni cosa, dal terreno, alla strada, ai palazzi, alle auto, ai laghi, aumenteranno di temperatura. E stendiamo un pietoso velo sulle ricorrenti scene dell’incuria che vedono sfortunati animali lasciati incautamente nelle roventi auto.

E NON è finita qui: l’anticiclone africano non darà segni di debolezza, sembra mettere radici sul nostro Paese, e punta orgogliosamente a superare la durata simbolica delle 2 settimane di vita spingendosi verso la prima decina di Giugno, un traguardo che solo pochi anticicloni riescono a battere, ma questa volta potrebbe farcela. Tale configurazione meteorologica darà proprio l’idea di un caldo infinito. Come ogni anno, al primo caldo e con le non proprie rosee prospettive di una nuova estate infuocata, non solo si riaccendono le preoccupazioni per i disagi nei confronti delle fasce più deboli come gli anziani, ma si riaccendono soprattutto, ahinoi, i condizionatori, gioie e dolori per giovani e meno giovani; che piaccia o no, non riusciamo più a fare meno dell’aria condizionata, e l’unica che si ingrasserà sarà come al solito la Bolletta

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