Pubblicità in concessione a Google

“Ci sono luci e molte ombre in questo decreto. Noi siamo contenti che si possa siglare un contratto istituzionale di sviluppo per la definizione di una cabina di regia che, su tutti i programmi di riqualificazione e di rilancio della città di Taranto, possa fare in modo che si proceda celermente. Ci teniamo a separare questo aspetto però dal problema dell’Ilva che è un problema specifico sul quale deve operare un commissario con risorse specifiche che riguardino solo l’Ilva. Non vorremmo togliere neanche un euro destinato alla città di Taranto e alla sua riqualificazione per la questione Ilva che, ripeto, è una questione a parte, sono intrecciate ma ben separate”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola dialogando questo pomeriggio con i giornalisti al termine della audizione su Ilva svoltasi in Commissione Ambiente e Industria del Senato.

Pubblicità in concessione a Google

Sulla indicazione poi delle soglie dell’80 e del 20 per cento delle prescrizioni da attuare, Vendola ha detto che “l’indicazione di queste soglie sembra una furbizia un po’ fuori posto rispetto alla complessità e alla drammaticità della questione tarantina. Spero – ha aggiunto – che si sia trattato di uno svarione, di un errore da correggere rapidamente”.

“Ci lascia perplessi – ha poi sottolineato il Presidente – l’idea di un commissario che addirittura opera al di fuori del controllo della legge penale. L’impunibilità è sempre molto pericolosa. Operare in deroga alle normative è la strada delle tentazioni. Abbiamo già visto sistemi corruttivi ubriacarsi proprio per questa possibilità”.

Infine Vendola ha chiesto di potenziare le risorse economiche e quelle umane.

“Chiediamo – ha detto Vendola – che per poter fare bene il nostro lavoro ci mettano a disposizione le risorse economiche e poi gli uomini e le donne necessarie. L’Arpa deve fare tante cose, abbiamo bisogno di potenziare gli organici perché da troppo tempo sono depotenziati. Non si può fare la guerra contro l’inquinamento, il degrado, la malattia senza esercito. Questa è una guerra importante e il Governo deve metterci nella condizione di poterla vincere”.

Pubblicità in concessione a Google