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In una serata ricca di emozioni, ricordi, percorsi scolastici, culturali e didattici e la partecipazione di personalità che hanno visto al centro la figura e l’opera di don Cosimo Occhibianco, presentato da Vito D’Armento dell’Università degli studi del Salento, uno dei protagonisti che oltre 40 anni fa ha voluto fortemente che l’Istituto scolastico portasse il nome di Giuseppe Moscati, (il documento che ha letto risalente proprio a quegli anni) si è svolta una serata tra interventi istituzionali, canti dei ragazzi del Liceo, musiche, proiezione di video e letture all’insegna dell’amicizia e della coralità introdotta dalla magnifica dirigente scolastica Anna Sturino che guida con acume l’Istituzione e sotto la regia del coordinatore del Dipartimento di Lettere e saggista Marilena Cavallo, che ha curaro nei minimi particolari la bella riuscita della serata.

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Il Liceo Moscati è ormai diventato un forte punto di riferimento che pone come forma dialogante i servizi scolastici, dalla didattica alla progettualità scuola – lavoro, alle attività culturali che toccano, con intelligente articolazione, diversi campi della realtà intellettiva.
Proprio nel suo intervento introduttivo, e iniziale, la dirigente scolastica Sturino ha sottolineato l’importanza delle sinergie con il mondo esterno della scuola. Sinergie, ha sostenuto, che permettono anche di dialogare con una utenza ampia come il caso dei Lions ed ha letto con lungimiranza la progettualità che ha in sé il Liceo in tutto il territorio circostante.
La serata ha visto il coinvolgimento, oltre che della città, di tutto l’ampio parterre scolastico e gli alunni sono stati al centro del loro manifestarsi lasciando un segno tangibile di come si può fare scuola intrecciando attività che rendono veri protagonisti alunni e territorio.

Sono stati premiati gli alunni partecipanti al concorso “Diversità è Bellezza” e i ragazzi del progetto “Producer & Music” hanno dato il meglio nelle loro esibizioni musicali. Un raccordo significativo e una grande soddisfazione per le famiglie degli alunni presenti. Perché il dialogo con le famiglie resta sempre nevragico nella pedagogia della Dirigente e dei docenti.

Non è stato soltanto un momento – serata per ritrovarsi, ma anche un dialogare con generazioni che hanno attraversato le aule del Liceo e la presenza di don Cosimo Occhibianco è stata significativa perché oltre a presentare il suo ultimo libro, molto importante, dedicato alla utilità e alla storia delle piante benefiche e alle erbe salutari ha testimoniato il legame tra storia di Grottaglie, cultura e scuola all’insegna di una parola che ha posto come riferimento il concetto di tradizione ben “disegnato” da Vito D’Armento e dalla stessa dirigente Sturino.

Insomma con i 40 anni si è fatto il punto di una struttura scolastica che proprio attraverso la serata delle “ricordanze” ci si è proiettati oltre con una serie di idee che vedranno coinvolti gli alunni, la scuola nella sua complessità,il territorio perché resta fondamentale tenere forte il colloquiare costante con tutta il contesto geografico.
Una serata sobria, elegante, forte culturalmente con le presenze che hanno onorato la manifestazione e che la coordinatrice del Dipartimento, Marilena Cavallo, che ha mostrato come si organizza con progettualità un evento di tale portata, in bella e simpatica sintonia con la dirigente, ha confezionato per una città nella quale è “obbligatorio” fare cultura legand,o chiaramente, la cultura alla scuola. Un esempio è stato dato proprio celebrando il quarantennale del Liceo Moscati con il massimo coinvolgimento e collaborazione.

Ma su Moscati non finisce qui perché si ritornerà a parlare proprio in occasione del novantesimo anno della morte del Santo, che cadrà il prossimo (1927 – 2017). Un anno in cui sono previste celebrazioni e convegni da Napoli a Grottaglie e il Liceo Moscati sarà chiamato ad organizzare un convegno in merito proprio alla figura di Giuseppe Moscati.

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