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Si inasprisce la querelle tra l’Amministrazione Comunale e i commercianti del settore Horeca a Grottaglie.

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Il termine Ho.Re.Ca è ormai entrato nel linguaggio comune italiano e identifica, anche, chi per professione, somministra alimenti e bevande o commercia alimenti e bevande: hotel, ristoranti, trattorie, Pizzerie, bar e simili, catering.

Controversia sindaco contro gestori

Nella città di Grottaglie da diversi giorni è in atto una vera controversia, dissidio, tra l’amministrazione guidata dal sindaco Ciro D’Alò e le attività presenti in tutto il territorio comunale. Nodo del contendere, principalmente, è l’orario di chiusura imposto mezz’ora dopo la mezzanotte.

Incontro scontro, nulla di fatto

La contesa nelle ultime ore ha visto una ferma e decisa presa di posizione da entrambe le parte in causa: da una parte vi è l’Amministrazione, capeggiata direttamente dal sindaco, che a suo dire tutela gli interessi dei cittadini che vivono nelle immediate vicinanze di queste attività, dall’altra gli imprenditori, gestori di bar, pizzerie e ristoranti privati della possibilità di poter lavorare oltre la mezzanotte e mezza.

“I cittadini hanno il diritto di poter dormire”

Un lungo confronto, a tratti anche scontro, tra le parti in causa si è avuto ieri pomeriggio. Il sindaco, accompagnato dall’assessore Bonfrate, dall’assessora Carbotti e dal consigliere Rossini, come rappresentanti dell’Amministrazione ha argomentato la scelta fondamentalmente su un concetto molto semplice e chiaro: i cittadini hanno il diritto di poter riposare dopo le 00.30 e nessuno può disturbare la quiete pubblica dopo tale orario. Un coprifuoco che però, dall’altra parte, pone vincoli e difficoltà sul lato economico: una chiusura anticipata genera, per diversi motivi, un introito di risorse economiche inferiore, soprattutto in un questo periodo di “post” covid.

Posizioni ferme e decise, tutta la città interessata

Ma su questo il sindaco è stato fin troppo chiaro: dovete rispettare le norme. Senza se e senza ma. E riguarda tutta la città e non solo il centro storico.

Le due parti sono a dir la verità entrambe ferme e decise sulle proprie posizioni. Nonostante alcune aperture velate: il sindaco ha proposto mezz’ora in più solo per i ristoranti e i gestori hanno proposto collaborazione sul conferimento dei rifiuti.

“Sono quattro anni che promettete di cambiare”

Da parte sua il sindaco ha più volte manifestato la volontà, dopo quattro anni di pazienza, di voler stare dalla parte dei cittadini e tutelare la loro tranquillità. Una petizione, con oltre cinquanta firme di residenti del centro storico, ha apprezzato le ordinanze prese per la movida e ha inviato il sindaco a non cedere alle richieste dei gestori.

“Per quattro anni, sostiene il sindaco, ho avuto e abbiamo avuto la pazienza di aspettare che i vostri comportamenti rientrassero nella norma. Abbiamo fatto tantissime riunioni alle quali pochi di voi hanno partecipato. Le regole ci sono e devono essere rispettate da tutti. Avete sempre promesso di cambiare atteggiamento ma ciò non è avvenuto. Abbiamo tollerato abbastanza, ora devo schierarmi necessariamente con tutti quei cittadini che hanno diritto a dormire la notte perché la mattina devono alzarsi alle 3 per andare in campagna.” Si può riassumere pressapoco cosi la posizione del sindaco.

“Grottaglie così diventa un dormitorio”

“Così Grottaglie diventa una città dormitorio”, la risposta dei gestori. “No a discoteca a cielo aperto” ha contro risposto D’Alò.

Un batti e ribatti che non ha punti in comune. Il sindaco ha ricordato i tanti esposti fatti dai cittadini, molti dei quali inviati direttamente in Prefettura e non in ultimo la convocazione del Prefetto a seguito del primo weekend post covid.

“Ci trattate come lavoratori di serie Z. Continueremo a lottare, questa è un battaglia che non molleremo mai”.

L’incontro si è concluso con una serie di richieste che difficilmente potrebbero trovare applicazione vista la fermezza dell’amministrazione: eliminazione del vincolo orario di chiusura, nuovi parcheggi per i clienti dei locali e altro. Ma il sindaco è fermo: si chiude a mezzanotte e mezza.

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