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“Ci sarebbero tanti aspetti da evidenziare sulla vicenda, per dimostrare quanto sorda e cieca sia l’azione politico-amministrativa di chi dice di ispirarsi ai valori di “sinistra” dell’equità sociale, dell’attenzione verso i più deboli, di uno Stato vicino ai cittadini e via discorrendo, ma vogliamo soffermarci su un particolare che, probabilmente, a coloro che osservano la questione “comparti C” da soggetti non coinvolti, a volte sfugge”.

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E’ quanto premette una nota inviata ai media da Città Territorio la coalizione che sostiene Maria Santoro candidato sindaco a Grottaglie e inerente la questione dell’IMU sui Comparti C.

“Secondo un calcolo effettuato da alcuni tecnici che supportano i proprietari, il Comune, se applicasse il valore venale dei terreni indicati in una nota dell’Agenzia dell’Entrate del 2012, dovrebbe registrare un minore introito, rinvenente dal pagamento IMU, di circa 85 mila euro all’anno. Apparentemente sembra una cifra consistente, ma a conti fatti, considerati i costi che l’Amministrazione comunale sopporta per pagare l’avvocato (sempre il solito barese, e non si capisce perché non c’è turnazione nell’assegnazione degli incarichi, o forse si capisce ma ognuno si faccia l’idea che vuole) che ammontano a svariate decine di migliaia di euro all’anno, gli 85 mila euro si dimezzerebbero o quasi. La cifra è difficilmente stimabile su base annua, ma basti sapere che da quando è scoppiata questa “guerra”, e cioè da quando si è insediata questa amministrazione, sono state pagate spese legali per circa 150 mila euro solo per questa storia dell’IMU del comparto C.”

Scrivono nella nota.

“A volte, come in un caso descritto sulle pagine social del Comparto C, il compenso dell’avvocato è diverse volte superiore al valore della cartella esattoriale. Qualche tempo fa, infatti, all’avvocato è stato chiesto, a fronte di un onorario di 3.500 euro, di ricorrere in Cassazione per una cartella esattoriale di circa 500 euro. 

Allora sono tanti i lati oscuri di questa paradossale situazione in cui un centinaio di famiglie grottagliesi sono coinvolte. Molte delle quali ridotte allo stremo a causa di una strategia, quella dell’Amministrazione comunale, che non basa le sue fondamenta sulla giustezza della propria posizione, ma sullo stato di soggezione in cui getta persone normali – che vivono di stipendio, di pensione, di piccole attività artigianali – determinato dalla consapevolezza che dovranno combattere contro un’entità che, pur sapendo di avere torto, è disposta ad investire enormi risorse”.

E’ quanto si legge nella nota inviata ai media da Città Territorio la coalizione che sostiene Maria Santoro candidato sindaco a Grottaglie e inerente la questione dell’IMU sui Comparti C.

“Riteniamo che questo andazzo debba cessare il prima possibile e diciamo a chi prende impegni futuri pur schierandosi con l’Amministrazione uscente, che i segnali vanno dati ora perché il giochetto della promessa elettorale che non sarà mantenuta ha fatto il suo tempo”.

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