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«Il giorno 9 di questo mese, si sono incontrati i Rappresentanti dei movimenti politici e culturali “Libera…Mente” e “Utòpia” di Grottaglie. Durante la riunione, i presenti hanno riflettuto e dibattuto sulle attuali, diverse e importanti problematiche politiche, riguardanti in particolare le prossime elezioni del Consiglio regionale pugliese.» A fornire un resoconto dell’incontro è una nota a firma congiunta di Giovanni Urselli per “Libera…Mente” e di Ciro Petrarulo per “Utopia”.

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I due Movimenti – si legge nella nota – si sono interrogati sul perché a Grottaglie non si riesca a creare un serio e continuo dialogo fra i Cittadini e i Partiti. E sul perché la Città abbia abbandonato il suo storico protagonismo politico e sia diventata una comunità gregaria e controllata dai maggiorenti provinciali. Quando, al contrario, la gente manifesta un prepotente desiderio di rivalsa e di riconquista culturali. Le primarie del Centrosinistra, a Grottaglie, hanno evidenziato palesemente sia il disordine della politica cittadina al suo interno sia il disallineamento della Coalizione di maggioranza amministrativa dal resto del territorio provinciale e regionale. Ma adesso deve essere affrontata la questione, ben più pesante, delle liste e delle candidature. E quindi si pone il dilemma di sempre: Grottaglie deve comunque dare o può finalmente avere?

Se la Città deve dare – ribadisce la nota di movimenti politici e culturali “Libera…Mente” e “Utòpia”: Allora le liste messe in campo certamente non proporranno agli elettori nessuna candidatura locale oppure proporranno solo candidature di servizio. In ogni caso, per raccogliere voti a favore dei fronti e degli uscenti esterni di Martina Franca, di Massafra e di Taranto. Così Grottaglie, anello debole della catena, subirà di “nuovo” la formula politica ormai consueta e consolidata della “marginalizzazione strategica” e della “lontananza istituzionale”. Se invece la Città deve avere: Per rompere l’annosa spirale negativa, l’unica formula alternativa è quella del “Patto civico di Coalizione”, se non addirittura, in analogia alla politica nazionale, del “Patto civico di Larghe Intese”. E questo allo scopo di far convergere i consensi verso figure di casa, magari forti e di garanzia; allo scopo di evitare l’astensionismo e la dispersione dei voti; allo scopo di avere probabilmente un eletto nel Consiglio regionale, quale interlocutore istituzionale immediato e affidabile. Quanto è praticabile questa seconda ipotesi? Sul piano della quantità, va semplicemente ricordato che Grottaglie è la terza città più popolosa della provincia ed è anche la città capofila del cosiddetto “comprensorio orientale”. Sul piano della qualità, occorre mobilitare l’intelligenza politica grottagliese, per aprire subito un diffuso dibattito popolare e un deciso confronto provinciale.

Allo stato delle cose – prosegue la nota, i movimenti “Libera…Mente” e “Utòpia” temono purtroppo che lo schema negativo del “dare” sia già una scelta fatta, almeno da taluni. Sicché, da oggi alla presentazione delle liste, sarà offerto agli elettori di Grottaglie un periodo di tattico e profondo silenzio dei Partiti. Poi, all’improvviso compariranno i nomi e, forse, ancora una volta Grottaglie non avrà lo spazio e la posizione che le sono dovuti.“Libera…Mente” e “Utòpia” – conclude la nota – intervengono sull’argomento per sentita onestà politica e, non di meno, per evitare ulteriori danni sociali alla Città, ricordando pure che il secondo appuntamento al voto, a primavera 2016, sarà per le elezioni comunali. Grottaglie merita una futura classe politica preparata e credibile, che sappia aggregare e appassionare

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