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Sono passati oramai più di tre giorni dalla copiosa nevicata che ha coperto Grottaglie, una nevicata come da diversi anni non si vedeva nel territorio ionico e che ha senz’altro reso più caratteristico il periodo di feste natalizie, portando adulti e bambini a costruire pupazzi, a scivolare in discesa su improvvisati slittini, a inscenare divertenti battaglie a suon di palle di neve.

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A fronte di questo idilliaco panorama, fatto di divertimento e panorami da cartolina, non possiamo però negare quanto questa nevicata abbia fatto emergere impreparazione e disorganizzazione in alcuni aspetti della macchina amministrativa. Nonostante fosse noto da diversi giorni e le previsioni meteo annunciassero neve e condizioni di maltempo, questo evento è stato evidentemente sottostimato da più di qualcuno; poco male se questo è avvenuto da parte di qualche commentatore da tastiera che avrà giudicato fin troppo allarmistici gli avvisi resi noti da siti internet ed agenzie specializzate, molto male quando questo avviene da parte di organismi ed istituzioni che hanno il compito ed il dovere di tutelare il cittadino e consentire – nei limiti del possibile – lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

Se solo qualche mese fa (era il 7 novembre) il Comune di Grottaglie aveva accolto le indicazioni della Protezione Civile su una allerta meteo, prevedendo la chiusura di scuole ed uffici pubblici, nel caso della nevicata di fine anno nulla è stato fatto, nessun avviso preventivo, nessuna precauzione adottata, nessuna decisione assunta.

Si potrebbe obiettare che forse non era il caso di adottare misure drastiche prima di conoscere la reale entità del fenomeno meteorologico, al fine di evitare che il rimedio causasse più disagi del male che si voleva prevenire, e questo ci trova d’accodo, ma è inaccettabile che in presenza di una allerta neve nota da quasi una settimana nessuno abbia pensato di predisporre uomini e mezzi per fare fronte a quanto poteva succedere. Altri comuni del circondario hanno agito diversamente ed hanno fatto fronte con rapidità ed efficienza ai disagi che poteva arrecare la neve caduta, Grottaglie invece, la sera del 30 dicembre, si è trovata in pochi minuti letteralmente tagliata fuori dal resto del mondo, con le sue vie di accesso impercorribili dalle auto che non fossero dotate di catene o gomme da neve, con via De Gasperi, via Ennio, via Madonna di Pompei e via Crispi (per citarne solo alcune) trasformate di colpo in piste da sci con grave pericolo per automobilisti e passanti.

E se ancora poteva essere tollerato il farsi prendere alla sprovvista da una nevicata annunciata – ripetiamolo ancora – da diversi giorni, francamente inaccettabile è che a distanza di molte ore, sino al pomeriggio del giorno seguente, la situazione sia rimasta tale e quale. Aldilà di una striminzita nota e un paio di ordinanze apparse sul sito istituzionale del Comune di Grottaglie la mattina del 31 dicembre, con cui il Sindaco invitava i cittadini ad utilizzare l’automobile solo per effettiva necessità, la macchina amministrativa è apparsa sostanzialmente assente: pur avendo percorso diverse strade cittadine, tanto al centro quanto alla periferia, tanto nel centro storico che nelle due zone 167, chi scrive non ha avuto al fortuna di incontrare nessuna pattuglia della Polizia Municipale, nessun incaricato del servizio di Protezione Civile, nemmeno un mezzo o una persona che provvedesse a liberare almeno le principali vie di accesso alla città.

Più di qualcuno notava come sarebbe bastato par circolare qualche trattore agricolo dotato delle apparecchiature spargi concime per distribuire sale sulle strade, una soluzione magari empirica e provvisoria, ma pur sempre una soluzione migliore del nulla assoluto. Sentire poi alle ore 14,00 del 31 dicembre il Sindaco di Grottaglie, in collegamento telefonico con una emittente televisiva locale, affermare che la situazione era sotto controllo e che non c’erano disagi di sorta, faceva per un attimo pensare che o lui o noi non fossimo a Grottaglie, perché se è vero che non si sono verificati gravi incidenti, è altrettanto vero che per almeno un giorno la città è stata sostanzialmente bloccata, con disagi dovuti a strade innevate e – soprattutto – marciapiedi ghiacciati, che si sono protratti ancora fino a ieri, con evidente rischio per gli anziani e le persone a mobilità ridotta.

Fortunatamente la nevicata è cessata la notte del 30 dicembre e non è stata seguita da “repliche” di intensità comparabile, ma se così non fosse stato, cosa sarebbe successo? Se anche a Grottaglie fosse caduto mezzo metro di neve, come è accaduto a Martina Franca o Crispiano, come ce la saremmo cavata? Siamo appena all’inizio dell’inverno, e tanto questa nevicata, quanto la tromba d’aria del mese scorso – per parlare solo dei fenomeni che hanno interessato il nostro territorio – sono oramai qui a confermarci che l’andamento climatico sta subendo delle variazioni di cui non si può non tenere conto, per prevenire i disagi ed evitare danni a cose e persone.

Noi, come organo di comunicazione – evidenziando quotidianamente e per quasi una settimana le previsioni meteo ed i possibili rischi prima della nevicata – riteniamo di aver fatto la nostra parte, ci saremmo aspettati e ci aspettiamo che anche altri, tanto ieri come domani, facciano la loro.

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