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Con uno striscione esposto sulla facciata del Municipio anche il Comune di Grottaglie tiene alta l’attenzione sul caso Giulio Regeni, a più di due anni dalla sua tragica morte in Egitto, aderendo all’iniziativa “Verità per Giulio Regeni” promossa da Amnesty International

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Un’iniziativa a cui ha voluto aderire, comunica una nota dell’Amministrazione, tutto il consiglio comunale insieme a tutta la giunta.

“Ad oggi non c’è alcuna verità ufficiale sull’omicidio di Giulio, l’amministrazione ha aderito all’iniziativa per ricordare il ragazzo, il suo sacrificio in nome della libertà di ricerca e informazione, e per abbracciare simbolicamente le persone a lui più vicine”, si legge nella nota.

Chi era Giulio Regeni 

(da Amnesty International)

Giulio Regeni era un cittadino italiano e uno studente di dottorato presso l’Università di Cambridge, nel Regno Unito. Stava conducendo una ricerca sui sindacati indipendenti in Egitto nel periodo successivo al 2011, quando finì il governo di Hosni Mubarak.

Era al Cairo per svolgere la sua ricerca quando, il 25 gennaio 2016, il quinto anniversario della “Rivoluzione del 25 gennaio”, è scomparso. Il suo corpo, con evidenti segni di tortura, è stato ritrovato nove giorni dopo, il 3 febbraio, in un fosso ai bordi dell’autostrada Cairo-Alessandria.

Da allora è partita una grande campagna e migliaia di persone, enti, scuole, media hanno esposto striscioni con la richiesta di verità per Giulio Regeni.

Carlo Caprino intervista Riccardo Noury Portavoce di Amnesty International Italia

 

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