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“Non ci sono eventi”, “Non ci sono attività da fare”, “Cosa ci vengono a fare i turisti qui se non ci sono attrazioni”, “Che noia, meglio Ostuni, Cisternino, Martina”. Quante volte negli ultimi vent’anni abbiamo sentito e risentito dai grottagliesi questi lamenti, queste critiche, queste considerazioni.

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E quante volte proprio dalle pagine di Gir abbiamo smentito chi, con fare quasi cinico, continuava a screditare ciò che invece a Grottaglie, negli anni e oggi si è fatto e si continua a fare.

Questo non il momento ne di tirare le somme, ne di analizzare la percezione turistica che la nostra città ha all’esterno delle Porte che cingono il centro storico o valutare l’appeal. Qui si vuole solo rendere merito ad una bella iniziativa organizzata domenica scorsa, in occasione de La Notte Bianca dei Bambini.

Una serata magica dove i tanti piccoli visitatori, insieme alle loro famiglie, hanno potuto ammirare le opere della mostra e poi con colori, argilla e tanta creatività hanno dato vita ad una festa per celebrare e difendere la Terra.

Un percorso dedicato principalmente ai piccoli. Un itinerario però che hanno potuto percorrere insieme ai propri genitori. Non era un baby parking, non è stata una ludoteca. Hanno partecipato ad un laboratorio culturale. Un sentiero preciso costruito tenendo presente gli stimoli, la curiosità e la capacità di ascolto e apprendimento dei bambini.

Ticket 5 euro a bambino. Prenotazione obbligatoria. Genitore accompagnatore 2 euro, prezzo del biglietto per accedere alle sale superiore dell’Antico Convento dei Cappuccini, ove ha potuto visitare la Mostra Internazionale della Ceramica.

All’ingresso dell’Antico Convento gli operatori turistici di Sistema Museo, società che gestisce lo sportello per il Comune di Grottaglie. Tempo di staccare i ticket e via, rigorosamente in fila indiana, per le impervie scalinate dell’antica struttura.

Tutto in perfetto orario. Senza file noiose, senza perdite di tempo. Gruppone suddiviso in due mini gruppetti. Ognuno guidato da una operatrice vogliosa di contagiare positivamente i neo visitatori. Con tanta pazienza, oculatezza e con il cuore in gola ad ogni manata sulle teche che ospitano le opere d’arte in Mostra, ha saputo concentrare l’attenzione di una schiera di bambini con età compresa tra i 3 e 10 anni.

E cosi Pierleonardo, Edoardo, Matteo, Sofia, Chiara, Virginia, Giorgia, Valerio, Giulio, Noemi, Stefano, Federico, Francesco, Giacomo, Domenico, Emanuele, Kristian, Ciro Luca, Arianna, Vittoria, Chiara, Marilida, Clarissa, Mattia, Elena, Tommaso, Niccolò, Matteo, Giulia, Sara, Dalila, Sarah, Jonathan, Domenico, Massimo, Francesco, Emanuela, Ilaria e Modì hanno potuto visitatore un Antico Convento, guardare una Mostra artistica internazionale commentata apposta per loro, interagire attraverso due laboratori manuali, assistere ad uno spettacolo avvincente e marciare in una lunga carovana sino al cuore del centro Storico di Grottaglie, in Piazza Regina Margherita, dove tante altre attività, gratuite, erano a disposizione.

Non prima però di aver riscoperto gli antichi sapori dei nostri nonni, una biologica merenda gli ha visti degustare pane casereccio con un filo d’olio, un altra fetta con una marmellata e poi verdure e ortaggi da sgranocchiare, carotine e pagnottelle, e uva rigorosamente senza semi. Prodotti donati in un sacchetto singolo per ogni piccolo partecipante e consumati saltellando e ballando al ritmo dei tamburelli di chi è riuscito a scappare da una triste realtà per cercare una vita dignitosa in un posto più civile.

Quaranta genitori hanno scelto di far vivere ai propri figli questo evento. Quaranta genitori hanno scelto di vivere la città di Grottaglie e quello che offre. Quaranta genitori hanno scelto di non lamentarsi, ringhiare su Facebook o far finta di non vedere. Quaranta bambini hanno scoperto il vero valore della parola Terra. 

Per molti di loro era la prima volta. 

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