cimitero Grottaglie
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«Non avevamo dubbi sul fatto che le Congreghe di Grottaglie fossero state strumentalizzate dal Sindaco e dal Vicesindaco, non avendo potuto approfondire il Progetto denominato “Ampliamento del Cimitero comunale e realizzazione di un Tempio di Cremazione” e di come sarebbe stato gestito il nostro cimitero per i prossimi 30 anni, avendo avuto, solo evidentemente informazioni parziali.» Lo dichiara Ciro Gianfreda, capogruppo Pdl –Fi nel consiglio comunale di Grottaglie, che in una nota afferma: «Difatti non ci spiegavamo perché il Vice Sindaco Stefani in maniera scorretta, poco trasparente, pur sollecitato ufficialmente da Me nella Seconda Commissione Consigliare del 13/02/2015 non ha voluto far incontrare tutte le Congreghe Grottagliesi con tutti i componenti della II Commissione e discutere insieme sulle problematiche del cimitero, della proposta presentata dall’ATI ed eventualmente ascoltare suggerimenti e condividere eventuali soluzioni.

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Stefani, invece – afferma Gianfreda – in maniera strumentale, si è servito scorrettamente delle Congreghe – cosa che non sarebbe dovuto accadere – e che da parte Nostra ringraziamo per il documento di chiarimento che, questi, liberamente hanno trasmesso agli organi di stampa, in cui chiariscono il loro pensiero e che non è certamente quello che il Vicesindaco insieme al Presidente della II commissione Campanella, l’Assessore ai Lavori Pubblici Annicchiarico hanno voluto far intendere con il loro comunicato. Ora capiamo perché il Vicesindaco ha voluto incontrare da solo le Congreghe. Ritornando poi sul Progetto denominato “Ampliamento del Cimitero comunale e realizzazione di un Tempio di Cremazione”, che prevede anche la gestione per i prossimi 30 anni di tutti i servizi cimiteriali, del quale l’Assessore ai Servizi Cimiteriali Geom. Stefani, quello dei LL.PP. insieme all’arch. Campanella Presidente della II Commissione consigliare, tifosissimi di questa svendita oltre dell’intero cimitero anche dell’intera economia locale che gira intorno ad esso, evidentemente fanno finta di non saper che a norma del DPR 285 del 10/9/1990 “Approvazione del regolamento di polizia mortuaria” lo spazio in cui è prevista la realizzazione del Tempio di Cremazione, non può essere utilizzato perché, esso ha già una destinazione a campo di inumazione obbligatoria per legge, area individuata nel progetto di ampliamento del terzo lotto del Cimitero di Grottaglie.

Difatti – spiega Ciro Gianfreda, quando fu progettato il nuovo cimitero (vedi delibera G.M. n. 595 del 12/05/1990 e sua relazione del 20/10/88), giustamente oltre all’area di inumazione già esistente, insufficiente e già satura, l’Ingegnere Prete , programmò 5873 mq come per legge un nuovo campo di inumazione ai sensi dell’art.49 del D.P.R. 285/90 ,1^ comma che cosi recita: ” A norma dell’art. 337 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, ogni comune deve avere un cimitero con almeno un reparto a sistema di inumazione”. Poichè il cimitero esistente ne aveva già uno purtroppo già esaurito, ne fu previsto un secondo lì dove ora vogliono realizzare il tempio di cremazione, le cappelle da vendere a 60.000 € e i loculi da 2.200-2.500 €,più IVA.

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E’ bene precisare inoltre che, i due campi di inumazione non possono essere utilizzati ad altri usi anche per quanto riportato all’art. 58 del D.P.R. 285/90, 1^ e 2^ comma, che cosi chiarisce: Comma 1.” La superficie dei lotti di terreno, destinati ai campi di inumazione, deve essere prevista in modo da superare di almeno la metà l’area netta, da calcolare sulla base dei dati statistici delle inumazioni dell’ultimo decennio, destinata ad accogliere le salme per il normale periodo di rotazione di dieci anni. Se il tempo di rotazione è stato fissato per un periodo diverso dal decennio, l’area viene calcolata proporzionalmente.” Nel Comma 2 invece si chiarisce che i campi di inumazione sono importanti anche per i seguenti motivi ” Nella determinazione della superficie dei lotti di terreno destinati ai campi di inumazione, occorre tenere presenti anche le inumazioni effettuate a seguito delle estumulazioni di cui all’art. 86. E cosa più importante lo stesso comma cita che la superficie del campo di inumazione deve tener “ conto dell’eventualità di eventi straordinari che possono richiedere un gran numero di inumazioni.” Cosa che è stata fatta dall’ufficio tecnico quando ha predisposto il progetto di ampliamento del secondo e terzo lotto del cimitero nuovo.

Nell’articolo 59 sempre dello stesso D.P.R. 285/90 si chiarisce che :
1. Nell’area di cui all’art. 58 (campo di inumazione) non deve essere calcolato lo spazio eventualmente riservato:
a) alla costruzione di manufatti destinati alla tumulazione oppure alla conservazione di ossa o di ceneri, di ossari comuni o di sepolture private;
b) a strade, viali, piazzali e zone di parcheggio;
c) alla costruzione di tutti gli edifici, compresa la cappella, adibiti ai servizi cimiteriali o a disposizione del pubblico e degli addetti al cimitero;

In poche parole – afferma Ciro Gianfreda, capogruppo Pdl –Fi nel consiglio comunale di Grottaglie – quel campo di inumazione non può essere utilizzato per nessun altro uso ma deve rimanere campo di inumazione cosi gianfreda-cirocome programmato. Oltre tutto, già oggi i due campi di inumazione sono insufficienti e sentite un pò chi lo dichiara? Lo dichiara il Vicesindaco Stefani nella Delibera di Giunta Comunale n.504 del 1/12/14, in cui fa presente che le “Fosse nel campo terra utilizzabili per allocare salme indecomposte e rinvenienti da operazioni di estumulazione sono solo 21, che i Loculi Comunali disponibili per nuove concessioni al 27/11/2014 sono solo 23 più 8 messe a disposizione dalla Congrega del Carmine “, a fronte di un fabbisogno annuo di circa 150 loculi. Sempre Stefani poi nella Stessa delibera dichiara: “Per poter liberare degli altri loculi comunali prossimi alla scadenza, occorrerebbe disporre di altrettante fosse nel campo terra dove allocare le salme indecomposte; fosse di cui, di fatto, non si dispone. Per tale motivi e per poter disporre in brevissimo tempo di loculi idonei da concedere ai richiedenti in occasione di decessi, occorre preliminarmente liberare le fosse dei campi terra attualmente occupati.” Difatti l’Assessore Stefani ha chiesto al competente servizio dell’AUSL di Grottaglie, apposito parere in ordine all’eventuale impiego di prodotti enzimatici, di cui alla previsione del Ministro della Sanità (Circolare n. 10 del 31/07/1998) che, una volta applicati alle salme ancora non mineralizzate, consentirebbero la completa decomposizione delle salme inumate nei campi in tempi verosimilmente più brevi rispetto a quelli attuali. Parere poi ottenuto favorevolmente con nota prot. n. 24465 il 17/11/2014.

A pochi mesi da quella delibera il Sindaco, l’ Assessore Stefani insieme all’altro assessore ai Lavori pubblici, per risolvere l’emergenza loculi cosa fanno? Si inventano l’impossibile (incompetenRifiuti a Grottaglie. Intervista a Maurizio Stefaniza politico amministrativa allo stato puro) , cancellano il campo di inumazione che è già insufficiente e ci fanno su, un bel tempio della cremazione, cosi in futuro tutti saranno costretti, “a pagamento si intende”, ad essere cremati alla scadenza del periodo di tumulazione nei loculi pubblici o privati. In questo modo, questi signori mandando alle ortiche quel sacrosanto principio di libertà di culto e di sepoltura, eliminando il diritto che ogni cittadino grottagliese ha di scegliere di essere sepolto come meglio crede e con spese sociali e non da ricconi. Purtroppo questa emergenza per incapacità di questi signori si sarebbe già potuta attenuare se, dopo un lungo letargo da parte di questi amministratori, nel maggio 2013, dopo l’approvazione del Progetto Preliminare avvenuto con Delibera di Giunta n. 211 del 9/05/2013 avessero dato seguito entro 60-90 giorni all’approvazione del Progetto Definitivo ed Esecutivo e entro la fine del 2013 avessero fatto la gara per eseguire i lavori di costruzione della cappella comunale di 100 posti. Entro la fine del 2014, se non prima, avremmo avuto già 100 nuovi loculi ed almeno il doppio di cellette. Se non è incapacità e incompetenza questa! Perché non siete andati avanti con quel progetto? Perché non si è proceduto alla progettazione dell’altra tomba comunale da 500-600 posti previsto nel programma triennale nell’annualità 2015 e da realizzare sempre nel cimitero nuovo non sul campo di inumazione, come da bozza progettuale eseguita dal nostro ufficio tecnico?

Queste due tombe comunali per un totale di circa 600-700 posti, se già realizzate o in fase di ultimazione – conclude Ciro Gianfreda, capogruppo Pdl –Fi nel consiglio comunale di Grottaglie – avrebbero sicuramente risolto il problema della carenza dei loculi cimiteriali. Oltre tutto affermerebbe un sacro santo principio che anche i poveri o le persone meno abbienti a Grottaglie avrebbero la possibilità di essere sepolte grazie alla disponibilità di loculi comunali non spendendo migliaia di euro come invece previsto con la privatizzazione del cimitero. Pertanto ribadisco ancora, No alla privatizzazione del cimitero di Grottaglie per trent’anni, Si alla costruzione immediata delle due tombe comunali già programmate, No alla eliminazione del secondo campo di inumazione e cosa più importante, No alla speculazione del Caro Estinto

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