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«Non basta dire perché fare e come fare le primarie, a Grottaglie. Non basta rimarcare la necessità di superare la contestuale fase di stallo dell’Amministrazione comunale e proclamare l’urgenza di un Tavolo delle idee. Occorre anche definire lo scopo fondamentale di tutto ciò, ossia bisogna darsi una missione politica essenziale e significativa.» Lo affermano in un comunicato congiunto i movimenti civici “Libera…Mente” e “Utòpia”, in una nota firmata da Arcangelo Trani e Ciro Petrarulo.

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«E, senza nascondere un sentimento quasi di rabbia – prosegue la nota, questa volontà si è emotivamente ripresentata in noi, adesso, dopo la lettura dell’ultimo “Rapporto SVIMEZ”, in cui è descritta la drammatica attuale condizione di “sottosviluppo permanente” del Sud Italia.
Ma forse non viviamo anche noi in questo Sud? Dove una persona su tre è povera e si rischia la desertificazione industriale. In questo Meridione dei tanti giovani disoccupati e senza speranze; delle donne allontanate dalle professioni e dai mestieri. Le cose in un piccolo mondo, a volte, vanno come nel grande mondo: così a Grottaglie, come nell’intero Mezzogiorno. Quindi, pure noi siamo qui attori diretti e responsabili.

Il nostro territorio – ricorda il comunicato dei movimenti civici “Libera…Mente” e “Utòpia”, durante gli scorsi lustri, è stato luogo dei grandi progetti di “reindustrializzazione”, per la riconversione della siderurgia (anni ’90); e negli anni 2000, si è aperto alla “logistica strategica”, alla “infrastrutturazione trasportistica” e alla “industria dell’aerospazio”. Allora, fu il momento in cui il Comune di Grottaglie, i Comuni contigui e il Comune di Taranto perseguirono, con convinzione e decisione, le politiche di “area vasta” e le procedure degli “accordi di programma”, con i Sindaci in testa, firmatari dei “documenti interistituzionali” e promotori delle varie e operative “conferenze dei servizi”. Poi, la disillusione.
All’improvviso è scomparsa la visione del futuro; si sono interrotte le relazioni; è scaduta la capacità di attingere ai fondi nazionali e comunitari. Tutto è diventato statico e misero. La comunità è finita in una gestione meno che condominiale, privata della più impegnativa e difficile facoltà della pianificazione locale e di sistema. Ebbene, ci sono gli estremi per il licenziamento in tronco degli Amministratori e dei Politici pro tempore.

I Movimenti civici “Libera…Mente” e “Utòpia” di Grottaglie – prosegue la nota – sono convinti che la missione delle invocate primarie deve essere dunque la spallata del cambiamento. Il prossimo Consiglio comunale non deve solo riservare alcuni posti al nuovo, deve essere completamente composto dai giovani apprendisti. Il rischio può essere quello di dedicare cinque anni al ricambio generazionale. Noi pensiamo che sia piuttosto un investimento.

Il nostro parere è di non sprecare altro tempo e risorse pagando inutili indennità. Mettiamo a disposizione della opinione pubblica cittadina una virtuale lavagna, divisa in due parti giovani e vecchi. Segnate le preferenze: le primarie libere sono cominciate da oggi.»

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FonteComunicato