ilva
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«Il 4 luglio scorso il governo Renzi ha varato il Decreto Legge 92, recante misure urgenti in materia di rifiuti e di AIA nonché misure per l’esercizio dell’attività di impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale.» Lo ricordano in una nota l’On. Donatella Duranti e Maurizio Baccaro, coordinatore provinciale Sel Taranto.

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«L’art.3 del decreto – prosegue la nota – riguarda direttamente l’Ilva di Taranto e dispone che non sia impedita la continuità produttiva in presenza di un sequestro preventivo a seguito di ipotesi di reato che riguardano la sicurezza dei lavoratori. La norma è intervenuta per bloccare il sequestro dell’Afo2 disposto dalla Magistratura dopo la morte in fabbrica di Alessandro Morricella. Abbiamo provato a non far procedere l’esame del decreto, presentando la pregiudiziale in Aula, perché lede il principio della separazione dei poteri e presenta gravi profili di incompatibilità costituzionale con l’obbligatorietà dell’azione penale e con quanto previsto dagli articoli 32 e 41 della Costituzione. La maggioranza l’ha bocciata.

Abbiamo denunciato, inoltre, il vero e proprio blitz del Governo che ha inserito, con un emendamento al disegno di legge in materia di fallimenti giudiziari, lo stesso articolo 3 al fine di scongiurare il rischio di decadenza del decreto del 4 luglio. Governo e maggioranza sanno bene che la norma e’ talmente inaccettabile che la sua decadenza e’ un’ipotesi concreta e, quindi, tenta la strada di metterlo in sicurezza all’interno di un altro decreto.

La gravissima intenzione dell’Esecutivo – affermano la Duranti e Baccaro – è quindi quella di consentire a tutti i costi la continuità di impresa anteponendo la produzione alla vita dei lavoratori.
Voteremo contro per ricordare a questa maggioranza che nonostante 7 Decreti, gli obblighi previsti dall’Aia e l’Ilva in amministrazione straordinaria, si continua a non adempiere ai provvedimenti necessari alla soluzione dei problemi drammatici che quella fabbrica produce.

Voteremo contro – conclude la nota dei due esponenti di SEL, perché per l’ennesima volta la comunità jonica viene sacrificata ed adotteremo ogni strumento a nostra disposizione per rendere la vita di questo Governo difficile quanto la vita dei lavoratori di quell’azienda

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