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“L’educational tour, dal titolo “In bici nel cuore della ceramica“. Dalle gravine della Murgia allo Ionio, ha l’ambizione di “far vivere l’esperienza in prima persona” agli ospiti, giornalisti e blogger. Tutti a tu per tu con la storia, le bellezze, le tradizioni, la gastronomia e la ceramica e suscitare così in loro emozioni da “riportare” sulle testate e blog di riferimento. Gli ospiti saranno a Grottaglie nei giorni 17,18 e 19 maggio 2019 in concomitanza con l’evento nazionale promosso dall’AICC, Buongiorno Ceramica.
In sella alle due ruote alla scoperta della città, del Quartiere delle Ceramiche passando per la Gravina di Riggio per arrivare, lungo la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, alla Centrale Idroelettrica Battaglia”, è quanto dichiara Mario Bonfrate, assessore delegato al Marketing territoriale a Grottaglie.

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Giovedì una conferenza stampa presenterà l’educational, per giornalisti e instragrammers specializzati in turismo, In bici nel cuore della ceramica.

La Gravina di Riggio

Le gravine sono profonde valli erosive di origine carsica, a fondo generalmente piatto, diffuse in massima parte nell’arco ionico a cavallo tra Puglia e Basilicata. Il loro nome deriva del termine pre-latino “grava” che ha il significato di pozzo o buca, e dal termine messapico “graba”, che indica invece l’erosione di una sponda fluviale. Alla gravina è quindi associato il concetto di profondità, a differenza all’aspetto più superficiale che caratterizza invece un’altra classica tipologia di valle carsica pugliese, la lama. Grottaglie comprende nel suo territorio ben cinque gravine, ed è costruita parzialmente a ridosso di alcune di queste ed in parte all’interno delle stesse, come nel caso del quartiere delle ceramiche. Tra queste gravine, quella da molti considerata la più affascinante ed importante è quella di Riggio, situata nella parte nord-occidentale del territorio di Grottaglie, dista circa 4 km dal centro abitate ed ha una estensione di circa 1300 metri con profondità media di 25 metri.

La gravina di Riggio è uno scrigno naturale di inestimabile ricchezza e valore, per la quantità e la varietà delle specie vegetali ed animali ospitate, oltre che per la ammaliante bellezza delle grotte che la puntellano, alcune di origine naturale, altre frutto dell’ingegno e del lavoro umano. Una delle particolarità forse più affascinanti della gravina di Riggio era la presenza dell’unica cascata naturale presente in Puglia, che dopo un salto di circa 15 metri alimentava il cosiddetto “caggione”, un fossato sottostante che è servito a lungo come riserva d’acqua per quanti per secoli hanno abitato stabilmente la gravina e che a sua volta dava alimento ad un ruscello che rendeva la gravina un luogo umido con un pregevole ecosistema.

Oggi la cascata si forma solo nei periodi di forte pioggia, ma non per questo Riggio non ha bellezze altrettanto importanti da offrire. Basta armarsi di un abbigliamento comodo, buona volontà, un po’ di curiosità e molta attenzione per immergersi nelle bellezze che questo incantato angolo del nostro territorio è capace di offrire: dalle grotte che ancora presentano le testimonianze della presenza dei monaci basiliani alla tarantola della Puglia, che con i suoi tre centimetri di lunghezza del corpo è uno dei più grandi ragni italiani per non dimenticare upupa, volpi, ricci, falchi e pipistrelli, passando per la Cripta del Salvatore con gli affreschi del X secolo.

Ricchissima inoltre la varietà della vegetazione, caratterizzata sia da erbe aromatiche come timo e rosmarino, che da tarassaco, ginepro, rovi e capperi. Per godere al meglio delle bellezze che la gravina di Riggio (e non solo) è in grado di offrire, e per scoprirle con il massimo della sicurezza, il consiglio è quello di affidarsi alla guida di personale esperto, come quello del Gruppo Grotte Grottaglie, che presso l’eremo di Santa Maria in Campitelli potrà fornire tutte le informazioni necessarie e concordare eventualmente una visita guidata con gli interessati.

La gravina di Riggio a Grottaglie. Le grotte preistoriche, gli affreschi del X secolo, la cripta del Salvatore. Video. Ecco un video documentario in HD:

L’Acquedotto Pugliese e la sua ciclovia

La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è un percorso cicloturistico ed insieme escursionistico di 500 km che segue il tracciato di due condotte storiche dell’acquedotto: il Canale Principale, da Caposele (AV) a Villa Castelli (BR), che in soli nove anni (1906-1915) riuscì a far arrivare l’acqua a Bari, ed il Grande Sifone Leccese, che dal punto terminale del primo giunge fino a Santa Maria di Leuca (LE), dove l’infrastruttura è celebrata con una cascata monumentale realizzata nel 1939 e recentemente restaurata. Si tratta un “itinerario narrativo” unico nel suo genere che attraversa tre regioni del Sud (Campania, Basilicata e Puglia), mettendo in collegamento alcuni dei luoghi più affascinanti e ancora poco valorizzati della penisola: Alta Irpina, Vulture Melfese, Alta Murgia, Valle d’Itria, Arneo ed entroterra del Salento.

Il Quartiere delle Ceramiche

Antica ed ancora oggi fiorente è la produzione di ceramica in Puglia, anche grazie alle ricche cave di argilla rossa presenti sul territorio.

Il principale centro di produzione ceramica è Grottaglie, in provincia di Taranto. Nel cuore di questa caratteristica cittadina, lungo la gravina San Giorgio, si è formato nei secoli un intero quartiere di esperti ceramisti i quali, ricavando laboratori e forni di cottura nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come frantoi, hanno saputo sviluppare una fiorente attività artigianale oggi riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.

Due i principali prodotti della tradizione figulina grottagliese: i “Bianchi di Grottaglie”,manifattura artistica propria di un certo tipo di produzione elitaria caratterizzata dall’esaltazione della forma pura attraverso l’utilizzo dello smalto bianco stannifero, e la più caratteristica ceramica rustica e popolare, caratterizzata da una tavolozza cromatica costituita dal verde marcio, giallo ocra, blu e manganese. Appartengono a questa produzione i famosi capasoni (da capase, cioè capace), contenitori di notevoli dimensioni foggiati in sezioni distinte e successivamente congiunti e destinati prevalentemente a contenere il vino.

Ad oggi Grottaglie, con le sue numerose botteghe di ceramisti, è l’unico centro ceramico pugliese protetto dal marchio D.O.C. ed inserita nel ristretto elenco delle 28 città della ceramica italiana.

Tra gli eventi di particolare interesse legati alla valorizzazione di questo prodotto artigianale si segnalano la Mostra della Ceramica (agosto) e la Mostra del Presepe (dicembre), oltre alla prestigiosa esposizione permanente allestita presso il Museo della Ceramica nelle sale del Castello Episcopio, ubicato sulla sommità del Quartiere.

Centrale Idroelettrica Battaglia

Per consentire alla buona acqua di raggiungere i comuni posti ad un livello altimetrico superiore al canale principale, nel corso degli anni ‘20 si realizzano salti motori e centrali idroelettriche necessarie ad alimentare gli impianti di pompaggio della preziosa risorsa.
Tra le centrali idroelettriche ubicate sulle opere dell’Acquedotto, quella di Battaglia, in agro di Villa Castelli (Brindisi), è storicamente la maggiore per capacità di produzione di energia.
Oggi, grazie all’impiego di nuove tecnologie, la centrale di Battaglia è con orgoglio nuovamente in esercizio accanto alla strumentazione dell’epoca, restituita in tutta la sua bellezza al termine di una importante opera di restauro.

Ma non solo

“Ci saranno anche esperienze di manipolazione ceramica, decorazione, visita al Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MARTA e l’emozionante esperienza a contatto con i delfini proposta dalla Jonian Dolphin Conservation”, ha aggiunto Mario Bonfrate, assessore delegato al Marketing territoriale a Grottaglie.

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