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Una donna ucraina, fuggita da Mariupol e giunta in Italia circa una decina di giorni fa, ha dato alla luce una bimba forte e sana. La giovane donna, al termine della gravidanza, è scappata dalla sua città insieme ai suoi due figli, mentre il marito è rimasto in Ucraina a combattere. La donna con i suoi bambini ha trovato accoglienza a Cisternino, dove è presente una comunità ucraina.

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La vicenda

Appena giunta in Valle d’Itria, la giovane, classe 1988, è stata presa in carico dal reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Martina Franca, diretto dal dottor Raffaele Tinelli. I sanitari hanno seguito la donna fino al termine, curando la preospedalizzazione e effettuando tutti i controlli necessari per monitorare l’andamento della gravidanza.

Il parto

Ieri la donna è entrata in travaglio e ha partorito in maniera naturale, assistita dall’equipe medica, ostetrica e pediatrica. Il parto è andato benissimo: la bimba sta bene e anche la donna ha tutti i parametri nella norma. È comprensibilmente triste, data la situazione, ma la ASL ha predisposto l’assistenza psicologica continuativa e la giovane è supportata dal team del reparto di Ostetricia e ginecologia e dai pediatri dell’ospedale.

Il commento dell’ASL

“A questa giovane donna e alla sua bimba giungano i miei migliori auguri – ha affermato Gregorio Colacicco, direttore generale ASL Taranto – La vita non si ferma, neanche davanti all’orrore della guerra ed è così che, prepotente, una bimba appena nata può, per un momento, rischiarare il buio delle notizie di morte, questo è un messaggio di speranza.” Il direttore generale aggiunge anche un ringraziamento al personale che si è preso cura della donna e della neonata: “La loro professionalità e umanità ha certamente rappresentato un sollievo per una giovane in difficoltà. Abbiamo anche attivato il supporto psicologico, per aiutare la neomamma ad affrontare questa difficile situazione.”

La donna sarà dimessa nei prossimi giorni, seguendo le normali tempistiche per un parto naturale avvenuto senza complicazione alcuna.

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