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«I dati recentemente diffusi dal Registro tumori, circa il continuo incremento delle patologie oncologiche a Taranto, anche tra bambini e ragazzi, sono un segnale evidente e drammatico di come la città sia da diversi decenni vittima incolpevole di un inquinamento ambientale smisurato, dovuto alla mancanza di prevenzione e a politiche industriali a dir poco scellerate.» lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.

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«Siamo al decimo decreto Ilva – prosegue la parlamentare ionica – e la matassa è oltremodo aggrovigliata, con un esecutivo impegnato a disegnare un futuro ad un’azienda che dovrebbe invece essere superata, per il bene di un’intera comunità. A Taranto si muore di inquinamento industriale, insieme alle patologie tumorali sono in decisa crescita anche quelle respiratorie, e mentre le grandi aziende continuano ad inquinare nulla si fa per decontaminare le aree inquinate, mettendo in opera le necessarie bonifiche.

Con un’interpellanza – rende noto l’On. Labriola – ho chiesto al ministro Lorenzin di indicare quali iniziative straordinarie voglia mettere in atto per affrontare una vera e propria emergenza sanitaria, consentendo ai cittadini la possibilità di curarsi in loco, in strutture moderne e attrezzate.

Lo Stato sia una volta tanto responsabile nei confronti dei tarantini, gente alla quale le scelte romane hanno tolto tanto, a volte persino la vita»

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