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«L’aumento spropositato di malattie tumorali nella città di Taranto, la cui causa risiede in livelli di inquinamento industriale senza pari nel nostro Paese, non sembra essere motivo sufficiente a spingere l’esecutivo nazionale ad assumere provvedimenti straordinari per la sanità tarantina.» Lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, del Gruppo Misto alla Camera dei Deputati, presentatrice di un’interpellanza parlamentare rivolta al ministro della Salute.

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«Un male eccezionale richiede un intervento eccezionale, una consapevolezza che il ministero della Salute non sembra avere – afferma la parlamentare ionica. Serve una programmazione sanitaria seria, che parta da una valutazione del rischio, per stanziare poi tutte le risorse necessarie. Il livello assistenziale previsto dal piano regionale di riordino è ad oggi decisamente inadeguato. Non solo Roma continua a mantenere in vita il pericoloso gigante dell’Ilva, investendo soldi pubblici, ma non contempla nemmeno la necessità di concedere a Taranto un sistema sanitario ad hoc, che preveda in primo luogo un potenziamento reale dell’assistenza oncologica.

Una vergogna – conclude la Labriola – alla quale i tarantini non vogliono arrendersi. Invito il presidente del Consiglio Renzi, a breve in visita in città, a farsi carico di una situazione intollerabile».

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