Elezioni: la Segreteria politica del PD risponde all’attacco di Ciro Alabrese

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Non si è fatta attendere la risposta della segreteria Politica del Partito Democratico alla lettera aperta che il Sindaco Ciro Alabrese ha inviato a tutti i dirigenti e alla commissione a Roma inerenti gli atteggiamenti e i comportamenti assunti in merito alla candidatura di una figura esterna per le amministrative di giugno.

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Questa la risposta, integrale, che abbiamo ricevuto:

“Il percorso politico che il PD di Grottaglie ha seguito è stato tracciato da un documento politico che a luglio del 2015 il coordinamento cittadino ha approvato all’unanimità.

Quel documento, partendo da un’analisi critica dell’operato di questa amministrazione, dichiarava chiusa la pagina politica legata all’esperienza della coalizione Grottaglie Oltre, ritenuta insufficiente a fronteggiare le sfide future e avviava un nuovo percorso, fatto di confronti e discussioni aperti a tutti i soggetti politici progressisti, che avrebbe condotto ad una nuova stagione politica del Centrosinistra grottagliese.

Abbiamo dovuto prendere atto che, nonostante la buona volontà di tutti, un nuovo capitolo politico sarebbe stato possibile solo archiviando il modello di governo che ha caratterizzato l’azione amministrativa in questi anni e chiedendo al suo interprete e portatore principale, cioè il sindaco Alabrese, di fare un passo indietro.

Il coordinamento cittadino, lo stesso organo che è stato sufficiente a decidere la candidatura di Alabrese nel 2011 respingendo ogni proposta di primarie, ha preso atto nella riunione del 26 gennaio, dei risultati delle consultazioni e ha deciso, a stragrande maggioranza dei presenti, di dare un mandato chiaro e pieno al segretario cittadino Paolo Annicchiarico. Incarico che riguardava la nascita di un progetto politico nuovo attorno al quale si coagulasse un’ampia coalizione, capace di formulare un programma che andasse al di là dell’ordinaria amministrazione. Fulcro della nuova coalizione, doveva essere l’individuazione di un candidato sindaco che fosse capace di essere il collante della coalizione stessa,  garante della realizzazione del programma elettorale e portatore di valore aggiunto in termini di contenuti e di consenso.

Il risultato del lavoro del segretario e della sua delegazione consegna ad oggi una coalizione composta da sei soggetti politici,  manifestazioni di interesse di numerose altre formazioni politiche e l’ipotesi di candidatura dell’avv. Pierluigi Di Palma che in poche settimane ha messo in campo un ampio movimento civico a suo supporto.

Il nostro partito ha sempre preferito evitare di arrivare alla conta, facendo prevalere sempre il ragionamento politico.

Prima della riunione del coordinamento cittadino del 26 gennaio, diverse volte l’assessore Donatelli e il capogruppo Serio hanno avanzato l’ipotesi di primarie, ma il sindaco in carica le ha sempre respinte, accampando il diritto di ricandidatura automatica, così come risulta dalla sua lettera aperta pubblicata nei giorni scorsi.

La proposta delle primarie, presentata oggi, appare quindi non solo tardiva ma anche strumentale, con l’unica motivazione di bloccare un processo di rinnovamento che è già in atto. Allo stato attuale, quindi, non essendoci le condizioni per celebrare le primarie di coalizione, si applicherebbe il comma 4 dell’articolo 18 dello Statuto del Partito Democratico, che testualmente dice: “Qualora non si svolgano le primarie di coalizione, si procede con le primarie di partito, a meno che la decisione di utilizzare un diverso metodo concordato con la coalizione per la scelta del candidato comune, non sia approvato con il voto favorevole dei tre quindi dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente”.

È per questo che, per garantire la regolarità del percorso, il coordinamento cittadino  convocherà per lunedì 22 febbraio l’Assemblea degli iscritti, unico organo democratico legittimato a decidere il futuro del nostro partito e del centrosinistra.

Firmato La Segreteria Politica – PD Grottaglie 

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