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Una sala attenta e partecipata ha dato il via formale e istituzionale al progetto “Accendiamo i riflettori”, promosso della Associazione Uomini Vivi ODV a Grottaglie, un percorso di condivisione, alla scoperta della vita comunitaria, ieri e oggi, un approccio dinamico e immersivo che vede protagonisti i minori.

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La presentazione alla comunità è avvenuta nelle sale del Castello Episcopio lunedì 5 febbraio. Presenti i rappresentanti dell’associazione capofila e dei collaboratori coinvolti e tanti cittadini interessati al progetto, compresi anche dei bambini e ragazzi, i veri attori e protagonisti di queste attività.

Accendiamo i riflettori

Il progetto prevede attività tra i vigneti e le ceramiche, percorsi in ambienti naturali, conoscenza e consapevolezza delle energie pulite sono le proposte di cui destinatari sono i bambini e i ragazzi delle scuole elementari e medie della città di Grottaglie. Tutte le attività sono a partecipazione gratuita e prevedono laboratori, escursioni. Visiteranno botteghe artigiane, masserie, aziende agricole e vitivinicole, frantoi. Svolgeranno laboratori quali la produzione del formaggio, dell’olio, del vino. Scopriranno con i propri occhi e da vicino il funzionamento di un impianto biogas, le modalità di utilizzo di energie pulite fotovoltaiche ed eoliche, l’importanza di passeggiare nei boschi attrezzati e di comprenderne i benefici. E poi svolgeranno visite guidate con guide certificate tra gravine, grotte, cripte, chiese rupestri, cascate naturali.

Dora Spinosa, presidente della Associazione Uomini Vivi ODV, ha dato il benvenuto agli intervenuti e indicando la mission del progetto.

“Vi ringrazio di aver coinvolto l’amministrazione in questo percorso e non è una formalità che il Comune abbia aderito a questo progetto. Un progetto che coinvolge le fasce più delicate e in formazione della nostra comunità: i bambini, le bambine, i ragazzi, le ragazze. Loro devono essere il nostro obiettivo, il nostro target a cui dobbiamo rivolgere la nostra attenzione.” E’ il commento di Marianna Annicchiarico, assessore alle Politiche per l’Infanzia e Minori del Comune di Grottaglie, collaboratori del progetto. “C’e bisogno di questi momenti di socializzazione al di fuori delle comunità scolastiche e al di là delle mura domestiche. Veniamo fuori da tempi bui quindi una ulteriore opportunità non può essere che bene accolta e stimolata e per questo io vi ringrazio da parte di tutta l’amministrazione e del sindaco Ciro D’Alò”.

Pina Di Cesare, progettista e coordinatrice del progetto, dopo essersi profusa in ringraziamenti all’associazione evidenziando la bellezza della collaborazione e la serietà con cui si porta avanti il progetto, ha illustrato passo passo l’idea progettuale e gli obiettivi che si vogliono raggiungere e i concetti chiave del progetto: la conoscenza del territorio, il rispetto delle persone, lo sviluppo sostenibile. Perché tutto questo? “Perché noi nel nostro piccolo come associazione, vogliamo contribuire alla crescita dei nostri ragazzi, delle nostre ragazze, alla crescita delle comunità e promuovere e dare risalto alle realtà produttive del nostro territorio. Vogliamo contribuire ad un cambiamento di rotta, piccolo che sia però noi ci proviamo vogliamo puntare su 3 concetti importanti per i nostri ragazzi e le nostre ragazze: il sapere, il saper fare, il saper essere. I ragazzi hanno la necessità di conoscere ma anche di saper fare, attraverso i laboratori delle ceramiche o il laboratorio caseario per esempio, e devono imparare a saper essere attraverso il lavoro di gruppo con il laboratorio teatrale.” Il suo commento.

Tra gli intervenuti anche Ciro Maranò, direttore del Gal Magna Grecia e Cosimo Vestita, ceramista. Entrambi collaboratori del progetto.

“Mi fa piacere essere qui perché il lavoro svolto da Uomini Vivi è simile a quello svolto dal GAL che ha svolto una indagine sulle necessità del territorio. Una delle criticità è lo spopolamento e su questo noi abbiamo fatto dei bandi per tenere qui i giovani. Questo progetto dà degli input affinché i giovani restino attaccati alle loro tradizioni, ai ricordi dell’infanzia. Questo lavoro di far conoscere determinate cose è prezioso”. Ha dichiarato Maranò.

Vestita ha parlato del suo lavoro in bottega e di come sin da piccolo ha imparato una velocità di realizzazione dei prodotti ceramici e che la sua casa, proprio perché è un museo di arte antica, ogni volta che percorre quel giardino lo rimanda indietro con la memoria ai tempi che furono e rimane incantato dalla precisione e bellezza di quei manufatti.

Tutte le attività sono svolte in collaborazione con le scuole IC De Amicis e IC Don Bosco. E’ possibile seguire aggiornamenti sul progetto sui social dell’Associazione e su quelli di Accendiamo i riflettori su Facebook, YouTube, Tik Tok e Instagram.

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