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«Nel Paese in cui il turismo è una risorsa economica primaria, voce importante del PIL nazionale, in una Puglia che seppure a macchie di leopardo ha saputo promuovere e vendere al mercato turistico nazionale e internazionale alcune delle proprie bellezze,Taranto continua ad essere il fanalino di coda.» lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia, componente della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.

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«A poco o nulla – prosegue la parlamentare ionica – servirà lo sforzo di alcuni, si pensi ad esempio ai promotori dell’ammirevole progetto Made in Taranto, se il territorio, la città e il suo hinterland, non saranno sottratti ad un degrado devastante e crescente. La città è sporca, maleodorante, priva di servizi essenziali (per cittadini e turisti), ostaggio di nodi mai sciolti quali l’abusivismo commerciale e la mancanza di sicurezza. In centro città e non solo. Le nostre spiagge? Spesso sporche e non curate. I nostri monumenti? Perle ricoperte dalle polveri dell’Ilva e sovente in stato di quasi abbandono. L’amministrazione comunale appena insediata ha il dovere di prendere sul serio quella che è una vera e propria emergenza. Taranto, così com’è, non riparte e non ripartirà. Esistono condizioni necessarie, che in città non sono da tempo garantite. Passata la sbornia dei festeggiamenti elettorali, Melucci e i suoi si mettano all’opera, con concretezza e dedizione, chiamando anche la Regione, e Roma, ad assumersi le reciproche responsabilità nel percorso di risanamento e di rilancio di Taranto.

Se così non sarà – conclude l’Onorevole Labriola – i tarantini saranno destinati a perdere altri cinque anni preziosi».

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