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«Mi compiaccio della lungimiranza dei responsabili del PD grottagliese in merito alle cose che sono state dette giorno 15 marzo u.s. presso l’ombra sfocata di quello che negli anni ‘60 era un aeroporto funzionante.» Lo scrive in una nota il dott. Gianni Lacava, già esponente e rappresentante del Comitato Arlotta 1995, sociologo della mobilità e trasporti, nonché componente del tavolo della mobilità presso la Camera di commercio di Taranto e partecipante ai comitati pro aeroporto presenti nella provincia di Taranto.

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«Sono certo – prosegue Lacava – che pochissime persone hanno vissuto il momento felice dell’aeroporto militare “M. Arlotta”. Quella funzionalità fu generata dall’entrata in esercizio dell’Italsider. Per lo stesso motivo fu costruita la strada a scorrimento veloce Taranto-Aeroporto. Nel 2003 il dr. Di Palma allora direttore di ENAC sottoscrisse con Aeroporti Puglia (ing. Di Paola) un contratto che affidava alla regione 4 aeroporti da gestire secondo le regole riportate nella convenzione propedeutica al decreto ministeriale (ing. Pietro Lunardi Ministro). Non sono mai state esercitate le funzioni di controllo da parte di ENAC, perché se ciò fosse stato fatto, oggi Aeroporti Puglia non sarebbe più il concessionario su Taranto Grottaglie. Perché? Uno degli articoli della sopracitata convenzione dispone che la società affidataria deve predisporre un programma di interventi sullo scalo, in mancanza del quale Enac REVOCA la concessione, certo dopo aver richiamato la società ad adempiere.

Oggi – rimarca Lacava, non solo non è stata spesa una lira, anzi un euro sullo scalo, a parte i lavori eseguiti per favorire il trasporto di Alenia, ma non sono state poste in essere le iniziative di promozione dei collegamenti…anzi… Quando i signori consiglieri regionali ,nel 2009 hanno stabilito che a Grottaglie si dovesse fare trasporto cargo (?), abbiamo toccato il fondo. In più di una occasione ho consigliato di rivedere quella decisione perché andava contro corrente, rispetto ai volumi di traffico merci in Italia. Quindi una bufala plateale, che fece sorridere molti amici esperti del traffico aereo. Allora anche i politici locali plaudevano alla bufala!! Anche Gesù ebbe a dire: “Padre…. perdonali perché non sanno quello che fanno”!! Purtroppo alcuni furbacchioni, sapevano quella che stavano facendo, a danno del territorio, che gli era stato affidato per essere gestito al meglio. Oggi, la classe politica giovane, ma senza la conoscenza,né dei fatti, né degli antefatti, esulta pensando ad un futuro incerto assolvendo sia il passato che il presente.

Parlare di argomenti che non si conoscono – commenta Lacava – è grave da parte delle autorità convenute, perché era evidente che gli interessi sono di natura militare, perché per il resto nessun aeroporto civile in Europa ha dato l’autorizzazione a cedere traffico commerciale in cambio di sperimentazioni militari. Quale motivo poteva avere l’aeronautica militare rappresentata dal responsabile agli armamenti. La stessa Marina che sta facendo lavori per …….milioni di euro idonei a predisporre la base ad ospitare gli F35 ?? I civili ascoltavano la storia del futuro, alla Giulio Verne, e i politici locali ignari di ciò che si stava predisponendo, erano convinti che tutto ciò era nell’interesse del territorio. Sicuramente questi progetti avranno finanziamenti dall’Europa e quindi per aiutare l’amministrazione comunale a prendere le decisioni giuste, si sacrifica un grottagliese di nascita, il quale per uno spirito di partecipazione alle nuove frontiere probabili per il paese, si candida per guidare Grottaglie nella sfida del futuro!! Ma al presente chi ci pensa?? Tutti gli aspiranti sindaco hanno vissuto l’abbandono del paese e la mortificazione di vivere nella difficoltà di cambiare le cose. Nessuno di loro si rende conto che avevamo una stazione ferroviaria, avevamo un aeroporto, e abbiamo ancora per poco un servizio di mobilità urbana che viaggia senza passeggeri., naturalmente a spese della regione.( infrastrutture che fanno la differenza tra chi ce l’ha e chi no ).

Mi sono occupato per anni di mobilità – conclude Lacava – ma vi assicuro che molti personaggi della politica locale non sanno nemmeno se qualche treno passa ancora da Grottaglie e se l’aeroporto è civile o militare. La camera di Commercio di Taranto, aveva attivato un tavolo della mobilità, ma poi anche quella speranza di gridare vendetta è sfumato. Allora, I grottagliesi vogliono il droni? Vogliono che a Grottaglie vengano da tutte le parti di Europa a fare gli esperimenti sulle nostre teste?? Vogliono che l’aeroporto diventi CARGO ?? vogliono che la stazione ferroviaria venga adibita come navetta per raggiungere Brindisi Casale ?? ( 30 Km per gli esperti ) !! Tutto questo lo avrete, però per essere certi dovete rileggere il passato per capire il presente e poi,con la maturità acquisita immaginare un futuro raggiungibile a piccoli passi. Auguri.»

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