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«Penso che dovremmo cominciare a riflettere sul fatto che la BOING abbia avuto a che fare oggi con tre società differenti. La prima società che ha iniziato la commessa B 787 è stata ALENIA COMPOSIT, poi è diventata ALENIA AERMACCHI Da marzo LEONARDO AEROCOSTRUZIONI (Costruzioni Aeronautiche).» Lo scrive in una nota il dott. Gianni Lacava, già esponente e rappresentante del Comitato Arlotta 1995, sociologo della mobilità e trasporti, nonché componente del tavolo della mobilità presso la Camera di commercio di Taranto e partecipante ai comitati pro aeroporto presenti nella provincia di Taranto.

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«Da un po’ di tempo – prosegue la nota, il dr. Acierno, nella duplice funzione di Amministratore unico di AdP spa, e Presidente del consorzio aerospaziale della Puglia ha consentito il trasferimento di una ditta di progettazione informatica dalla zona industriale di Grottaglie al ristorante del primo piano dell’aerostazione dell’aeroporto di Taranto Grottaglie. Poi, un’altra società che collabora con Finmeccanica ha preso possesso della vecchia stazione dei vigili del fuoco, ed una piccola società di costruzione aeronautiche di Monopoli ha ottenuto il vecchio hangar del CODITA, già affidato in fitto ad una ditta di Napoli .

Tutti questi insediamenti – rimarca Lacava – non portano alcun posto di lavoro perché si tratta di trasferimenti di società che non hanno alcuna necessità di lavorare in aeroporto. Ben vengano gli investimenti di nuove o vecchie società, ma non credo che sia il trasferimento all’interno dell’aeroporto che darà una spallata ala disoccupazione. Si tratta, a mio modesto avviso di uno stratagemma, fatto ad hoc per distruggere definitivamente le velleità di attività trasportistica su Grottaglie e trasformare un aeroporto in una zona industriale con società già collocate in ambito progettuale LEONARDO FINMECCANICA.

Se il nuovo sindaco intende assecondare Vendola ed Emiliano il rifinitore – incalza Lacava, allora ci saranno nuovi sviluppi per quanto riguarda la lotta per il ripristino della legalità ad opera delle associazioni , che il nuovo sindaco non ha mai interpellato, giusto per non dire corbellerie.

Purtroppo nel 2009, è stata la politica a sostituirsi al ministero ed ha fatto un errore clamoroso, che al cospetto di una magistratura più veloce , sarebbe stata sanzionata pesantemente. Oggi il sindaco ha dichiarato che si atterrà alle carte!! Le associazioni aspettano che la magistratura faccia il suo corso. Se non ci fosse stata la modifica del titolo V della Costituzione, riguardante l’art. 117, oggi – conclude Lacava – non saremmo a chiederci cosa stia succedendo alla classe politica ionica!»

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