aeroporto di grottaglie: Vendola e Alabrese in conferenza stampa
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Pur apprezzando lo spirito e le richieste espresse nell’Ordine del giorno approvato durante il Consiglio comunale di Grottaglie dello scorso 4 marzo inerente la possibilità di attivare voli civili dall’Arlotta, sono convinto che non possiamo perdere l’occasione di ragionare in termini di sistema.” A dichiararlo è Luciano Santoro, membro della Direzione Provinciale del Partito Democratico, che aggiunge: “Il riferimento è a quell’area che comprende i comuni di Grottaglie, Monteiasi e Carosino, frutto del Tavolo tecnico aperto dall’Assessore regionale ad Infrastrutture, Mobilità e Lavori Pubblici, Giovanni Giannini, appena insediato ma a cui va dato merito di aver concluso un percorso che la Provincia di Taranto aveva iniziato con l’Assessore ai LL.PP. Costanzo Carrieri e l’ex Assessore regionale alla mobilità Guglielmo Minervini con il progetto Log_In, Logistica Ionica.

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La prospettiva verso cui si è lavorato, come già detto precedentemente in altri contesti, è stata quella di dotare la Puglia di un’area di sviluppo industriale senza precedenti nel nostro Paese, per realizzare, con lo sviluppo della vocazione cargo dell’aeroporto di Grottaglie, una piattaforma logistico-aeronautica di valenza internazionale, ovvero l’unica area industriale con annesso aeroporto e collegamento ferroviario.

A Grottaglie – evidenzia Santoro – abbiamo un’infrastruttura straordinaria, con la più lunga pista del Mezzogiorno d’Italia e un insediamento industriale di grande esperienza, quello della controllata di Finmeccanica, Alenia Aermacchi, dove sono presenti colossi internazionali del settore come l’americana Boeing.

Le aree contigue all’aeroporto sono disponibili, e quindi destinate a diventare uno dei fattori decisivi di sviluppo di insediamenti industriali che dovranno essere realizzate secondo logiche di tutela del territorio e di rispetto dell’ambiente. E’, peraltro, indubbio che lo scalo di Grottaglie offre una potenzialità di piena integrazione modale (ferrovia e strade) che costituisce un elemento di forte attrattività industriale ad alta potenzialità tecnologica, con importanti ricadute occupazionale in un contesto di indubbia compatibilità ambientale.

In sintesi, il potenziamento dello scalo di Grottaglie integra l’offerta della piattaforma logistica pugliese e la competitività dello scalo della nostra città nell’area centrale del Mediterraneo dovuta alla vicinanza all’Hub portuale di Taranto, che si sta attrezzando di ulteriori aree per lo sviluppo di esercizi logistici retroportuali.

Ora, – prosegue Santoro – l’area a disposizione, unitamente allo strumento urbanistico e a un’integrazione tra le infrastrutture del territorio, va unito alle eccezionali opportunità che la combinazione di questi tre elementi può generare per promuovere le nostre tipicità – penso all’agroalimentare, ma anche all’artigianato di qualità o alla ceramica artistica – ma anche lo sviluppo del settore aerospaziale, in stretta sinergia con il distretto del Mezzogiorno.

In un recente rapporto di Prometeia presentato al Centro Studi Americani a Roma, è emerso quanto sia importante l’impatto del comparto sul sistema produttivo; nel caso specifico Finmeccanica – presente a Grottaglie con l’azienda presieduta da Giancarlo Grasso – genera valore e posti di lavoro lungo tutte le filiere in cui opera (effetto indiretto) e, attraverso le spese per consumi dei propri numerosi dipendenti e dei lavoratori impiegati nelle proprie filiere, attiva una domanda di consumo addizionale (effetto indotto) che ne amplifica ulteriormente l’impatto sul sistema economico territoriale. Al riguardo, va sottolineato che se si considerano gli effetti indiretti e indotti, si ha un valore aggiunto complessivo che supera i 9 miliardi di euro, con un moltiplicatore che vale 2.6; ciò significa che ogni euro di valore aggiunto generato dalle aziende del Gruppo ne produce ulteriori 1.6 nell’economia nazionale.

Se si guarda poi all’occupazione, gli effetti sono anche maggiori: infatti il numero di addetti sostenuto da Finmeccanica, inclusi i propri dipendenti, è di oltre 132.000, per un moltiplicatore pari a 3.1. Ovvero, ogni addetto alle dipendenze di Finmeccanica sostiene altri 2.1 posti di lavoro in Italia. Se si guarda a queste cifre, se proprio bisogna fare una critica all’operato della Regione Puglia, è quello di aver perso tempo in questi anni accontentandosi della pur importante presenza di Alenia Aermacchi, che doveva invece essere il “grimaldello” per aprire una stagione di politiche di investimento e sviluppo legata all’industria aerospaziale. Non è tutto. Come spiegato recentemente sulla rivista specializzata Airpress dal presidente del Centro Studi Demetra, Pierluigi Di Palma, il Sud, al pari del resto del Paese, potrà beneficiare di nuove importanti occasioni di crescita e di sviluppo utilizzando non solo le risorse locali e nazionali, ma anche quelle di Horizon 2020, il programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione (2014-2020), che, nei prossimi anni, finanzierà progetti per 80 miliardi di euro. A patto di farsi trovare pronti. Solo così potremo rispondere efficacemente ad un’esigenza primaria del territorio – quella occupazionale – creando le condizioni per uno sviluppo vero che aprirebbe la strada, in modo quasi naturale, alla legittima destinazione dello scalo anche per il trasporto civile.

Lo stabilimento di Alenia non è una “cattedrale nel deserto” ma lo scalo di Grottaglie può generare ulteriori insediamenti produttivi, e, in questo senso, nel solco di un futuro industriale e tecnologico dell’area, spiace constatare come una parte importante della classe dirigente e della comunità locale non abbia colto compiutamente la grande opportunità che può arrivare dalla recente notizia che indica nell’Arlotta un potenziale centro nazionale e internazionale per lo sviluppo di droni, un segmento in fortissima crescita e nel quale l’Italia, con Stati Uniti, Israele e altre nazioni, è all’avanguardia. Nel programma di specializzazione degli aeroporti nazionali, infatti, Grottaglie deve diventare un asset strategico per il trasporto cargo nella regione Puglia e nel Mezzogiorno e al contempo porsi, a livello europeo ed internazionale, quale piattaforma logistica integrata per lo sviluppo e la ricerca nel settore aeronautico, proponendosi, ad esempio, come luogo idoneo per i Test Range dell’aviazione e, non ultimo, per i mezzi a pilotaggio remoto.

L’Enac ha presentato un progetto che vede nell’aeroporto di Taranto-Grottaglie la costituzione di una piattaforma logistica integrata per la ricerca e lo sviluppo del settore aerospaziale. Obiettivo del progetto presentato dalla società Aeroporti di Puglia e dal suo Ad Giuseppe Acierno, sotto l’egida dell’Enac, è quello di porre al servizio del sistema delle imprese una risorsa nazionale in grado di offrire servizi integrati attraverso la disponibilità di infrastrutture, tecnologie, procedure e spazi aerei dedicati.

Tutto ciò, – conclude Santoro – cui si potrebbe aggiungere ancora molto altro, merita maggiore attenzione da parte della classe dirigente territoriale, perché nuovi insediamenti produttivi legati all’innovazione tecnologica costituiscono il modo per sviluppare finalmente appieno le potenzialità del nostro scalo e del territorio, creando un benessere duraturo, pienamente ancorato all’economia reale. La risposta migliore e più immediata alla dura crisi economica che viviamo, dando alle nuove generazioni una certezza occupazionale ancorata a capacità industriali con forte valore aggiunto in un contesto di indubbia compatibilità ambientale.”

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