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«Auchan non vuole sentire ragioni e preferisce licenziare anziché trovare soluzioni alternative.» E’ quanto afferma Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della Filcams Cgil Taranto.

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« Questa – prosegue D’Arcangelo – è l’amara conclusione dell’incontro che si è svolto nell’ultimo atto della fase sindacale, ora restano i 30 giorni da procedura al ministero del lavoro. Nonostante anche in questo caso ci sia, da parte dei lavoratori, rappresentati dai sindacati di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, la volontà di ricorrere agli ammortizzatori sociali, comprendendo la particolarità del momento, da parte dell’azienda si alza insormontabile il muro dell’insensibilità. A Taranto, saranno cinquanta le persone messe in mezzo ad una strada, cinquanta famiglie che rischiano di trovarsi senza reddito.

L’azienda ha previsto l’uscita incentivata dei lavoratori, e qualora non si arrivasse al numero previsto, avrebbe proceduto ai tagli, ovvero ai licenziamenti secondo i requisiti di legge. Su questo non siamo per nulla d’accordo – spiega Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della Filcams Cgil Taranto, noi spingiamo per misure alternative, e per questo proponiamo che si intervenga con il contratto di solidarietà. Siamo inoltre disponibili a rivedere alcune posizioni sul contratto integrativo che l’azienda vorrebbe mandare in soffitta.

L’azienda non vuole sentire ragioni, e quindi c’è stato il mancato accordo. Abbiamo un mese di tempo per far cambiare idea all’azienda al Ministero del Lavoro e non si esclude nulla in una vertenza così complicata

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