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Capita a volte di vedere ciò che non ci si immagina mai di osservare in un posto in cui ci siamo capitati per caso o per altri motivi.

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E poi, si rimane incantati, a bocca aperta, davanti ad immagini bellissime che fino a pochi minuti prima non immaginavamo mai di poter ammirare in quel momento. Affreschi stupendi risalenti ad un secolo fa, accostamenti vivaci di colori realizzati forse dal più grande artista che sia mai vissuto a Grottaglie.

Angioletti che giocano realizzando corone di fiori, filosofi assorti in pensieri esistenziali, scene di corteggiamenti romantici, putti danzanti che cantano e giocano, paesaggi incantevoli, volti e delicate figure femminili, teschi frammisti a riferimenti all’ antica arte di preparare le spezie… sembra di essere in un antico museo. No, non siamo in un museo, ma in una farmacia del centro storico di Grottaglie, bbasciu alla Matalena, che un tempo pullulava di gente intenta a riempire acqua dalla fontana, di rumori di zoccoli di cavalli e di ruote di traini, laddove ora nella vecchia falegnameria Coviello c’è un bar.

La Piazza Maddalena appunto, uno dei simboli storici di Grottaglie che oggi è Via del Risorgimento con la sua storica farmacia. La farmacia bbasciu alla Matalena – ora chiusa da pochi mesi – diventò la Farmacia Gagliardi e l’ artista che la affrescò nel lontano 1908 quando si chiamava farmacia Cometa era un certo Ciro Fanigliulo, lu Milordo, forse il più bravo, eclettico e fantasioso pittore che Grottaglie abbia mai avuto.

Fu proprio il Dott. Cometa in quell’anno a commissionare a Ciro Fanigliulo l’ affresco di tutta la volta della farmacia rispettando i canoni estetici delle farmacie dell’ epoca, le antiche speziarie, che accostavano ad opere pittoriche una raffinata mobilia in legno massiccio ricco di intarsi in cui venivano conservati i farmaci o meglio, per usare una terminologia più confacente con quell’ epoca, le spezie. Infatti le speziarie, o botteghe delle spezie, dell’ epoca erano caratterizzate dalla presenza di questo tipo di arredamento antico e caratteristico che ricordava molto quello degli antichi monasteri nei quali anticamente si fabbricavano i medicamenti.

Un’ altra farmacia paragonabile per il gusto dell’ arredamento e per gli affreschi era la Farmacia Polignano che si può osservare in parte dall’ esterno ancora oggi in Via Ricchiuti la quale alla fine 1961 fu teatro di un gravissimo incendio che costò la vita ad una donna che abitava al piano superiore. Prima che appartenesse al dott. Cometa, la farmacia di Piazza Maddalena era di proprietà del farmacista Don Girolamo Annicchiarico che dal 1883, anno della sua morte, la lasciò in eredità alla moglie Lucrezia Maggiulli.

Al dott. Cometa, al quale va riconosciuto il merito di essersi avvalso dell’ opera di un grandissimo artista, nella farmacia di Piazza Maddalena seguirono nell’ ordine il dott. Robaudo, il dott. Monteleone e poi il dott. Gaetano Gagliardi, ed infine alla attuale gestione, che ha spostato la farmacia in altra sede. Il merito del Dott. Gagliardi sta nell’aver saputo custodire e valorizzare lo straordinario tesoro “ereditato” riportandolo allo splendore di un tempo attraverso una accurata opera di restauro avvenuta poco più di due anni fa che ha fatto letteralmente “rivivere” i putti facendoli ritornare a giocare, ha “riacceso” la passione dei romantici amanti ed ha fatto “rifiorire” gli incantevoli paesaggi disegnati da Ciro Fanigliulo.

Parallelamente va allo stesso tempo riconosciuto il merito di aver saputo conservare il gusto nella scelta degli arredi delle antiche speziarie anche ad un altro farmacista di Grottaglie, il Dott. D’ Addario. Infatti se vi capiterà di entrare nella farmacia D’ Addario, sita in Via Marconi potrete ammirare uno stupendo complesso di banconi e scaffali che rimandano, seppur in parte rivisitate in chiave più moderna alle farmacie di una volta.

Non a caso va ricordato che la famiglia D’Addario ha alle spalle una lunga tradizione nell’ ambito dell’ attività farmaceutica. Infatti fu il dott. D’ Addario a rilevare nel 1963 l’ antica farmacia Polignano subito dopo l’ incendio e sicuramente di quella antica farmacia i D’ Addario hanno saputo conservarne nel tempo lo stile antico dell’ arredamento. Forse qualcuno interpreterà questo stile di arredamento come anacronistico, come ormai superato, demodè, in qualcun’ altro si riaffacceranno dentro i ricordi e la nostalgia di un tempo che fu rivivendo il periodo della propria infanzia.

Sicuramente però è una occasione per chi è amante dell’ arte e della cultura del proprio paese per riscoprire in questa “teca” che lascia fuori da essa lo scorrere del tempo il gusto intatto del proprio passato.

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