
Con l’arrivo dei primi caldi estivi del giugno 2025, diverse aree del Sud Italia hanno già registrato picchi termici fino a 37 °C, un livello che solitamente si raggiunge solo a luglio o agosto. Ma cosa accade quando l’afa anticipa l’estate e si insinua nelle nostre notti? A soffrirne particolarmente sono le persone con insonnia, ansia, irritabilità, mal di testa e tensioni muscolari.
Indice
- Cause dell’aggravamento dei disturbi con il caldo
- Effetti notturni: insonnia, ansia e tensione muscolare
- Chi è più a rischio?
- Strategie pratiche per proteggersi
- Alimentazione: come accompagnare il sonno
Cause dell’aggravamento dei disturbi con il caldo
Temperature elevate e alta umidità creano una combinazione perfetta per disturbare il sonno. Il corpo fatica a dissipare calore e il cervello, sensibile alle oscillazioni termiche, attiva risposte di stress, inclusi aumento della frequenza cardiaca e sudorazione intensa, che rendono difficile il rilassamento.
Studi su milioni di dati di dispositivi indossabili mostrano che le notti troppo calde riducono significativamente la durata del sonno, ritardandone l’insorgenza e riducendo l’efficienza complessiva.
Effetti notturni: insonnia, ansia e tensione muscolare
L’aria stagnante e l’afa attivano meccanismi di allarme sul sistema nervoso, intensificando ansia, nervosismo e irritabilità. Inoltre, il caldo non rinfresca solamente la temperatura corporea: provoca accumuli di tensione muscolare, soprattutto a collo e spalle, che peggiorano le sensazioni dolorose tipiche della stress-tensione notturna.
Chi è più a rischio?
Chi soffre di disturbi d’ansia, soggetti meteoropatici, anziani e bambini sono i gruppi più sensibili agli effetti dell’afa notturna. La cosiddetta meteoropatia, ossia l’acutizzarsi di sintomi fisici e psichici in presenza di cambiamenti climatici, si manifesta con cefalea, irritabilità, insonnia e smarrimento.
Inoltre, chi ha già una predisposizione all’insonnia o disturbi ansiosi, rischia un peggioramento già a temperature sopra i 25–30 °C, e sale al crescere dell’umidità.
Strategie pratiche per proteggersi
Per combattere le notti opprimenti, è importante seguire alcune strategie:
- Raffreddamento notturno: ventilazione incrociata, uso di ventilatori o climatizzatori, e tende oscuranti.
- Idratazione: bere regolarmente durante il giorno, preferendo acqua e bevande rinfrescanti, evitando caffeina e alcol che disidratano
- Abbigliamento leggero: lenzuola in cotone traspirante e pigiami leggeri migliorano la termoregolazione.
- Pianificazione degli spazi: mantenere la camera da letto fresca, evitando fonti di calore come lampade e dispositivi elettronici.
- Routine rilassante: doccia tiepida, lettura leggera o respirazione profonda prima di dormire aiutano a rilassare mente e muscoli.
Alimentazione: come accompagnare il sonno
Dall’esperienza di Coldiretti Puglia emerge che un’alimentazione adatta può ridurre l’insonnia dovuta all’afa estiva. Alcuni cibi risultano particolarmente efficaci:
- frutta e verdura quali pesche, lattuga, riso: dissetanti e leggermente sedativi;
- formaggi freschi, uova, latte tiepido: aiutano a promuovere il rilassamento;
- cibi da evitare: piatti piccanti, salati, con curry o cibi in scatola, che aumentano la difficoltà ad addormentarsi
Per approfondire, è utile consultare risorse affidabili come My‑PersonalTrainer, che spiega le cause del mal di testa da caldo e offre consigli di prevenzione.
Un buon sonno, anche in piena estate, si costruisce con piccoli accorgimenti: temperatura ambientale adatta, cibi leggeri e routine costanti.