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«Dopo 19 anni abbiamo sfatato quello che per questa Regione era diventato un tabù: approvare una legge sulla caccia che tenesse insieme gli interessi degli agricoltori, animalisti e cacciatori, ma che tutelasse anche l’ambiente, che regolasse vincoli e attività venatoria.» Lo dichiara il presidente della IV Commissione e consigliere regionale del Pd, Donato Pentassuglia.

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«Un lungo e rigoroso lavoro di due anni nella Commissione da me presieduta – ricorda Pentassuglia, che mi ha visto insieme al collega Gatta autore di un disegno di legge che poi ha trovato compimento in quello presentato dalla giunta regionale a conferma che esisteva una volontà politico-amministrativa di regolare e recepire le direttive europee e adeguarla alla normativa nazionale, la n. 157 del 1992.
Sono molto soddisfatto, a conferma che tenacia e caparbietà pagano se si lavora tutti insieme non a fini ideologici o di propaganda assumendo posizioni estremiste, e di questo va dato atto a tutte le opposizioni che seppure su posizioni diverse hanno contribuito a rendere questa una legge che è riduttivo chiamare “legge sulla caccia”, si tratta di 58 articoli che migliorano la qualità dell’ambiente e tutelano la salute degli animali, non criminalizzando i cacciatori.

Ora resta da completare l’opera – conclude Pentassuglia – redigendo subito un regolamento attuativo che recepisca i comportamenti fattuali di chi è chiamato in causa dalla legge stessa, ma non meno importante è il Piano Faunistico Venatorio che deve trovate, spero, stesso impegno e collaborazione di tutti: governo, maggioranza e opposizione

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