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Un noto proverbio consiglia di non organizzare matrimoni o partenze di venerdì. Interpretandolo estensivamente, forse bisognerebbe aggiungere all’elenco delle cose da non fare anche il consiglio comunale. Quello programmato per oggi alle 17,00 è infatti saltato per mancanza del numero legale, con grande disappunto dei consiglieri di opposizione e dei cittadini che volevano approfondire gli argomenti all’ordine del giorno, alcuni particolarmente importanti: Alenia, cave dismesse e l’approvazione delle aliquote TASI e TARI per l’anno 2014, per non parlare della “querelle” sull’Organismo Indipendente di Valutazione.

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Questa maggioranza è allo sbando e ogni giorno da una prova peggiore di sé – ha affermato Michele Santoro, capogruppo in consiglio comunale per “Grottaglie prima di Tutto” – mentre i cittadini faticano ad arrivare a fine mese e chiedono risposte ed azioni concrete, assessori e consiglieri della maggioranza giocano a nascondino, mancando di svolgere il ruolo affidatogli dagli elettori.

E’ una vergogna quello che succede – ha proseguito Michele Santoro – al primo appello i consiglieri di maggioranza erano undici, al secondo sono diminuiti a otto; che serietà è mai questa? La maggioranza è in grave difficoltà, e questo è sotto gli occhi di tutti, ma il dramma vero è che a pagare sono i cittadini».

Ovviamente nei “dietro le quinte” del consiglio comunale, costituite dalle scale che portano alla sala consiliare e dall’ingresso della casa comunale le ipotesi si rincorrono. La più gettonata – manco a dirlo – attribuisce le assenze a disaccordi interni alla maggioranza, e più di qualcuno fa notare che potrebbe non essere una coincidenza il fatto che le assenze si siano verificate dopo che Cataldo Fedele ha rassegnato – pare – le sue dimissioni da consigliere comunale.

Se queste dimissioni fossero confermate, dovrebbe subentrare in consiglio il primo dei non eletti dell’UDC, che è l’attuale assessore Antonio Santoro. Per regolamento l’assesore dovrebbe quindi scegliere su quale sedia proseguire la sua legislatura, se quella da assessore o quella da conigliere. Se Santoro optasse per mantenere la delega assessorile, al posto di Fedele dovrebbe allora subentrare Zimbaro, se viceversa Santoro decidesse di vestire i panni di consigliere, emergerebbe la necessità di affidare la sua delega ad un altro assessore.

Tutte scelte tattico-strategiche che non possono essere prese in fretta – avrà pensato qualcuno – e così, se una notte porta consiglio, evidentemente un intero fine settimana consente di riflettere meglio sul da farsi.

La risposta quindi a lunedì, per scoprire se le dimissioni di Fedele saranno confermate e per verificare se le assenze odierne sono solo un caso di prolungata vacanza estiva o piuttosto il segnale di una crisi più profonda.

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