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«Il Partito Democratico tarantino è tanto impegnato a cercare con straordinario stile il “punto di equilibrio tra ambiente e lavoro”, da non accorgersi che il suo leader carismatico nazionale, il vulcanico Primo Ministro Matteo Renzi, nel mentre “twitta” per tranquillizzare i Tarantini sulla questione ILVA, proprio ieri ha invece annunciato l’ennesimo scippo governativo all’economia tarantina…» Lo scrive in una nota Arnaldo Sala, consigliere regionale di Forza Italia, che aggiunge: «È noto che i lavori sulle navi militari nell’Arsenale di Taranto da lustri languono, da un lato per i ritardi nei programmi di ammodernamento dello stabilimento e di formazione del personale, per non parlare delle spesso annunciate nuove assunzioni di giovani leve, da un altro, soprattutto, come naturale conseguenza della riduzione della strumento navale militare che, giusto per citare un esempio, sta passando dagli otto sommergibili classe Sauro e quattro classe Toti di un tempo, dodici battelli in tutto, ai “forse” quattro classe Todaro…

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La riduzione dei carichi di lavoro dell’Arsenale di Taranto ha portato più volte in piazza i sindacati del personale della Difesa e delle aziende navalmeccaniche, una delle tante vertenze del nostro Territorio malamente governato a tutti i livelli, dal Comune di Taranto passando per Bari fino a Roma, dal centrosinistra.

E invece ieri – prosegue Sala – Matteo Renzi, a Genova con sullo sfondo il relitto della Costa Concordia, proprio quello che qualcuno, Confindustria Taranto in primis, avrebbe voluto nella nostra città per dare una boccata d’ossigeno ai livelli occupazionali, ha annunciato che il porto di Piombino smantellerà navi militari!

Gli ha fatto eco un raggiante ministro della Difesa, la ligure del PD Roberta Pinotti, che ha confermato «Piombino si sta attrezzando, abbiamo fatto un accordo. Abbiamo un numero molto alto di navi militari da smaltire».

Navi militari come l’incrociatore Vittorio Veneto – ricorda Sala – che da anni “fa la ruggine” in Mar Piccolo aspettando che una incapace classe politica di centrosinistra elabori un progetto credibile per trasformarlo in un museo galleggiante, una straordinaria opportunità per quel turismo da tanti invocato a Taranto.

E ora invece apprendiamo da Matteo Renzi in persona che anche il Vittorio Veneto sarà probabilmente smantellato a Piombino!
È uno straordinario successo del Partito Democratico ligure tutto che, legittimamente, è riuscito a difendere gli interessi economici del suo territorio.

Ovviamente – conclude Sala – oggi mi sarei aspettato una levata di scudi dal Partito Democratico tarantino, e invece niente, tutti pronti a tessere le lodi di Matteo Renzi!
Mi sarei aspettato una presa di posizione di Confindustria Taranto a difesa delle sue aziende navalmeccaniche, “storico” fiore all’occhiello dell’associazione tarantina, e invece niente!

E ancora qualcuno si chiede come mai la classe dirigente tarantina non riesce ad elaborare un progetto di sviluppo economico alternativo nel nostro Territorio

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